Una copertina nera anticipa l'argomento di Everyman di Philip Roth:la morte. Everyman siamo tutti noi il protagonista ormai alla fine della sua vita fa un sunto di come l'ha vissuta i rimpianti di come avrebbe potuto viverla e trae le sue conclusioni:"È impossibile rifare la realtà. Devi prendere le cose come vengono. Tener duro e prendere le cose come vengono."Come scrive il celebre critico D'Orrico "questo nuovo romanzo di Philip Roth è da considerare la storia di tutti, il minimo comun denominatore di ogni esistenza umana"In effetti io che ho ormai una certa età mi ritrovo nei ragionamenti del protagonista anche se devo dire ho una visione più ottimistica della vita e dei rapporti con gli altri.Non ho una vita come il protagonista che "Si era sposato tre volte, aveva amanti e figli e un lavoro interessante nel quale si era affermato, ma ora eludere la morte sembrava essere diventata l'unica preoccupazione della sua vita e la decadenza fisica tutta la sua storia" e soprattutto non penso a come eludere la morte semplicemente vivvo giorno per giorno cercando di fare ilmio meglio senza guardare al passato e ad eventuali errori.Il romanzo potrebbe essere triste io l'ho trovato commovente anche se duro nel contenuto. Le pagine più toccanti sono quelle del funerale del padre e i ricordi della sua gioielleria chiamata "Everyman Jewelry Store", cioè "la gioielleria di tutti", in qualche modo sepolta con il corpo di suo padre.Infine c'è l'amarcord della sua vita passata e il rimpianto di aver lasciato l'unico suo vero amore Phoebe . Bellissimo breve romanzo che immortala Philip Roth come uno dei più grandi scrittori del nostro tempo: a quando il Nobel? Consiglio vivamente la lettura.