Notizie sull'autore: qui https://www.ibs.it/libri/autori/Philip%20Roth Sinossi:"Lui era il dimenticato burattinaio Mickey Sabbath, un uomo piccolo e tarchiato con la barba bianca e irritanti occhi verdi e dita tormentate dall'artrite deformante": questa la presentazione che Philip Roth fa di un eroe che di eroico ha ben poco. Un uomo brutto e anziano che ha perso le sue buone occasioni per sfondare nella vita: potrebbe essere un fallito, insomma. Ma Sabbath non lo è affatto: a sessantaquattro anni, coltiva da più di un decennio un legame "di stupefacente impudicizia e altrettanto stupefacente riservatezza" con una donna slava che tradisce regolarmente; ha fondato il Teatro degli Innocenti, attirandosi critiche e antipatie e ha speso ogni sua energia nel tentativo di costruirsi una vita libera. O almeno così crede. Cosa ne penso: Se qualcuno ha definito Il teatro di Sabbath il più perverso dei libri di Roth, la mia impressione è che è scandaloso. Se avete problemi in descrizioni di rapporti sessuali depravati non leggetelo. Solo in alcuni punti godi dello stile di Roth soprattutto quando ricorda il fratello scomparso dirante la guerra come aviatore nelle Filippine, poi in altre pagine il personaggio risulta oscenamante malato di sesso. Disturbante troppo morbosamente intento a descrivere come e perchè ama la sua amante slaperavo che nel proseguio della storia Sabbath si ravvedesse invece.... Non lo consiglio