non è un romanzo e forse neanche un racconto. è un abbozzo, un spiraglio di luce tra le tende di una finestra. ad accompagnarci in questa breve passeggiata è Anna Maria, una bimba di 5 anni che si sente il centro del mondo; e come potrebbe essere diversamente a quell'età? è il suo compleanno e il mondo è a misura di bambino: i colori sono più vivaci, gli insetti più interessanti, i profumi più dolci. ci prende per mano e ci porta dai suoi genitori che stanno parlando e non le prestano attenzione. sono sposati da 10 anni e lui è stufo di lei, vorrebbe viaggiare solo, non averla tra i piedi, essere libero; mentre lei è gelosa, ma in modo quasi automatico senza passione, ma solo perchè pensa a cosa dirà la gente. e infine il vecchio padre, che dopo una vita di lavoro, di fatica, di sforzi si gode il suo giardino e il piacere di una passeggiata nel tardo pomeriggio d'estate. giovinezza e ingenuità, maturità e dannazione, vecchiaia e serenità. non posso che inchinarmi davanti il messaggio di irene, alla sua bravura, non posso che ringraziarla per avermi fatto sentire i raggi del sole, il profumo dell'erba e delle rose umide; eppure troppo breve per emozionarmi fino in fondo come lei mi ha abituata