Come le mosche d'autunno
  • 9788845922077
  • Adelphi
  • 2007

Come le mosche d'autunno

di Irene Nemirovsky

La storia di una famiglia in fuga dalla Russia della rivoluzione sovietica. da http://www.lafeltrinelli.it/products/9788845922077/Come_le_mosche_d'autunno/Irene_Nemirovsky.html


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Commenti (4)

01/01/2012 - emera
utente
La storia di una caduta. Quasi un'autobiografia La Némirovsky, che ci ha abituato ad immagini ed odori della Parigi degli anni '30, ci racconta stavolta la caduta di una ricca famiglia russa, i Karin, che durante la Rivoluzione Bolscevica del 1917 si trovano costretti a fuggire di nascosto tra villaggi e boschi incendati. Rimane solo, Tat'jana Ivanovna,njanjuska, la vecchia balia devotissima alla famiglia; rimane perchè deve "pur restare qualcuno a sorvegliare la casa". Ed è lei, questa figura umile, la vera protagonista del romanzo; lei che, con la sua fede in Dio e la sua determinazione, assisterà alla partenza per la guerra dei giovani Jurij e Kirill, raggiungerà la famiglia in fuga prima a Marsiglia e poi a Parigi, viaggiando con i diamanti dei Kirill cuciti nell'orlo della gonna. E, memore degli splendori di cui è stata testimone per ben cinquantuno anni a servizio della famiglia, con la morte nel cuore, li vede ora costretti in un angusto e buio appartamento di quattro stanze a camminare "avanti e indietro da una parete all'altra, in silenzio, come le mosche d'autunno, allorchè, passati il caldo e la luce dell'estate, svolazzano a fatica, esauste e irritate, sbattendo contro i vetri e trascinando le ali senza vita" Un lungo racconto, nel quale possiamo scorgere elementi autobiografici - anche la Némirovsky si rifugiò in Francia con la famiglia scappando proprio dalla rivoluzione - che terminerà con la fine tragica della protagonista, in una gelida giornata invernale lungo la Senna.

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11/03/2012 - fra_paga
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Molto toccante. L'autrice riesce a scavare nel profondo del lettore in maniera impeccabile. voto 7

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07/12/2016 - sofia
utente
Notizie sull'autore: Le trovi qui https://www.ibs.it/libri/autori/Ir%C3%A8ne%20N%C3%A9mirovsky Breve trama:È lei, Tat'jana Ivanovna, la vecchia nutrice, a preparare i bagagli di Jurij e di Kirill, i ragazzi che partono per la guerra; ed è lei a tracciare il segno della croce sopra la slitta che li porterà via nella notte gelata. Sarà ancora lei a rimanere di guardia alla grande tenuta dei Karin allorché la famiglia dovrà, come tanti, rifugiarsi a Odessa e ad accogliere Jurij quando tornerà, sfinito, braccato. Né si perderà d'animo, la vecchia nutrice, quando dovrà camminare tre mesi per raggiungere i padroni e consegnare loro i diamanti che ha cucito a uno a uno nell'orlo della gonna. Grazie a quelli potranno pagarsi il viaggio fino a Marsiglia, e proseguire poi per Parigi. Nel piccolo appartamento buio che hanno preso in affitto Tat'jana vede i Karin girare in tondo, dalla mattina alla sera, come fanno le mosche in autunno. Lei, che è stata testimone del loro splendore, che li ha visti crescere, che li ha curati e amati per due generazioni con fedeltà inesausta, li vedrà adesso vendere le posate, i pizzi, perfino le icone che hanno portato con sé. Sembra che nessuno di loro voglia ricordare ciò che è stato; solo lei, Tat'jana Ivanovna, ricorda: così una notte, quella della vigilia di Natale, mentre tutti sono fuori a festeggiare, si avvia da sola, avvolta nel suo scialle, verso la Senna. Cosa ne penso io. In questo breve romanzo che a torto da molti definito un racconto, traspare l'animo russo della Nemirowski. Racconta in modo lucido la decadenza della famiglia karin dopo la rivoluzione di Ottobre dove in Russia imperava la guerra civile fra Bianchi e Rossi dopo l'assassinio dello zar e della sua famiglia. La vera protagonista è la balia Tat'jana Ivanovna che ha cresciuto tutti i ragazzi della famiglia e non ha voluto lasciare la villa per salvare dalle razzie i tesori dei suoi padroni. Assisterà impotente all'uccisione Juri che lei aveva visto nascere. In questo romanzo se pur breve l'autrice ha saputo trasmettere la disperazione per tutto ciò che ormai era finito e la fedeltà di Tatiana unica superstite di un mondo scomparso. Molto bello da leggere!

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07/12/2016 - sofia
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Notizie sull'autore: Le trovi qui https://www.ibs.it/libri/autori/Ir%C3%A8ne%20N%C3%A9mirovsky Breve trama:È lei, Tat'jana Ivanovna, la vecchia nutrice, a preparare i bagagli di Jurij e di Kirill, i ragazzi che partono per la guerra; ed è lei a tracciare il segno della croce sopra la slitta che li porterà via nella notte gelata. Sarà ancora lei a rimanere di guardia alla grande tenuta dei Karin allorché la famiglia dovrà, come tanti, rifugiarsi a Odessa e ad accogliere Jurij quando tornerà, sfinito, braccato. Né si perderà d'animo, la vecchia nutrice, quando dovrà camminare tre mesi per raggiungere i padroni e consegnare loro i diamanti che ha cucito a uno a uno nell'orlo della gonna. Grazie a quelli potranno pagarsi il viaggio fino a Marsiglia, e proseguire poi per Parigi. Nel piccolo appartamento buio che hanno preso in affitto Tat'jana vede i Karin girare in tondo, dalla mattina alla sera, come fanno le mosche in autunno. Lei, che è stata testimone del loro splendore, che li ha visti crescere, che li ha curati e amati per due generazioni con fedeltà inesausta, li vedrà adesso vendere le posate, i pizzi, perfino le icone che hanno portato con sé. Sembra che nessuno di loro voglia ricordare ciò che è stato; solo lei, Tat'jana Ivanovna, ricorda: così una notte, quella della vigilia di Natale, mentre tutti sono fuori a festeggiare, si avvia da sola, avvolta nel suo scialle, verso la Senna. Cosa ne penso io. In questo breve romanzo che a torto da molti definito un racconto, traspare l'animo russo della Nemirowski. Racconta in modo lucido la decadenza della famiglia karin dopo la rivoluzione di Ottobre dove in Russia imperava la guerra civile fra Bianchi e Rossi dopo l'assassinio dello zar e della sua famiglia. La vera protagonista è la balia Tat'jana Ivanovna che ha cresciuto tutti i ragazzi della famiglia e non ha voluto lasciare la villa per salvare dalle razzie i tesori dei suoi padroni. Assisterà impotente all'uccisione Juri che lei aveva visto nascere. In questo romanzo se pur breve l'autrice ha saputo trasmettere la disperazione per tutto ciò che ormai era finito e la fedeltà di Tatiana unica superstite di un mondo scomparso. Molto bello da leggere!

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