"Ogni inizio contiene una magia, che ci protegge e ci aiuta a vivere" così diceva Hermann Hesse e così succede a chi legge Il giuoco delle perle di vetro. Superate le pagine iniziali che assomigliano ad un saggio come del resto lo definisce l'autore ma "un saggio per tutti" ci si troverà immersi in pensieri e parole scelti con cura scrupolosa che suscitano in noi dubbi, domande e il desiderio di scavare in noi stessi.Il romanzo è ambientato nel 2200 a Castalia un'utopistica Provincia Pedagogica dove pensatori,scienziati e artisti vivono isolati per recuperare e salvaguardare le idee e i valori fondamentali dell'umanità distrutti da guerre ed oscurantismo morale. Chiaro èil riferimento al periodo del nazismo e delle guerre antecedenti.nella civiltà di Castalia sono fondamentali la Matematica e la Musica con cui il pensiero raggiunge l'equilibrio, l'ordine, l'armonia tra cielo e terra per creare, nel momento più alto, il Gioco delle perle di vetro. Non si spiega bene come si svolga questo gioco si capisce che è ispirato ad un antico gioco cinese un simbolo dell'armonia, dell'unità che governa la molteplicità".Si racconterà la vita di Joseph Knecht che vivrà fra le alte mura di Castalia, ma che non si sentirà completamente al sicuro e così lasceràlavita utopica di Castalia per intraprendere un altro cammino.L'eterna ricerca di sè alla base di questo e di tutti i romanzi di Hesse. Consiglio di leggere prima di questo Siddharta e Illupo della steppa per completare cosìla tematica di questo autore. Non altro da aggiungere se non quello che Hermann Hesse disse di questo libro "A dispetto del presente e del suo ghigno beffardo (il riferimento è alla Germania nazista, ndr), dovevo rendere esistente e indistruttibile il regno dello spirito e dell'anima: così la mia opera è diventata utopia, e il funesto presente si è trasformato per magia in un passato ormai superato".Consiglio!