La porta del paradiso
  • 9788858507926
  • Piemme
  • 2013

La porta del paradiso

di Alfredo Colitto

Napoli, 1637. Primogenito di una nobile famiglia, Leone Baiamonte ha ventitré anni e la spavalderia di chi può vivere senza dover lavorare. A differenza del padre, astronomo dilettante dedito solo allo studio, Leone non è privo di senso pratico e di iniziativa. Ma il giorno in cui scopre che la sua famiglia è finita nelle mani di Giorgio Terrasecca, un usuraio senza scrupoli, è troppo tardi per evitare il disastro. Per quell'uomo, infatti, la rovina dei Baiamonte rappresenta una vendetta lungamente attesa, cui non intende rinunciare. Macchiatosi di una grave colpa nel tentativo di proteggere i familiari, Leone non ha altra scelta che fuggire oltreoceano. Una fuga dolorosa e solitaria, che lo costringe a lasciare la sua futura sposa Lisa, ma che gli offre anche una speranza: in Messico, infatti, uno zio missionario ha scoperto una miniera d'argento e ha invitato il nipote a farsene carico. Il giovane confida così di poter dare sostegno alla propria famiglia. E in fondo al cuore, serba la speranza di riabbracciare la sua amata. Ma il Nuovo Mondo non è il paradiso, e mentre a Napoli i Baiamonte vivono nell'indigenza e il popolo vessato dalle tasse prepara la rivolta capeggiata da Masaniello, nuove peripezie metteranno Leone duramente alla prova. In un'epoca di luci e ombre, una storia di passioni profonde, un'avventura tra due continenti popolata di personaggi indimenticabili.


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Commenti (2)

27/01/2013 - brontolo
utente
Leone Baiamonte, nobile napoletano, si ritrova braccato e in miseria e senza altra scelta per salvarsi che salpare verso il Nuovo Mondo alla ricerca di fortuna. Inizia così una storia di ampio respiro, dove ai temi classici del romanzo d’avventura, fughe, duelli ,vendette e tradimenti , amore e morte, si unisce un’accurata ricostruzione del periodo storico. Bravura dell’autore è quella di riuscire a fornire i dettagli e le informazioni sul contesto storico , sugli usi e costumi senza risultare nozionistico, saccente e quindi noioso, ma inserendo dettagli qua e là che poco a poco riescono a rendere vivi e vividi i personaggi, l’ambiente e anche il paesaggio. Il romanzo racconta non solo le vicissitudini di Leone in Messico, ma anche la tragica situazione della famiglia rimasta a Napoli. E’ un romanzo dove le figure femminili la fanno da padrone: decise, determinate, indomite, mai vinte nell’animo, nonostante la vita le porti a doversi anche umiliare. Donne di grandi sentimenti, che siano amore ,fedeltà o anche perfidia e vendetta . Una storia dove tutti i personaggi, attraverso vicissitudini e difficoltà, devono trovare la loro strada per crescere e sopravvivere, verso un “mondo nuovo” ,non solo geografico. Un grande romanzo d’avventura, un accurato affresco storico, una storia di grandi sentimenti.

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28/08/2013 - sofia
utente
Ci troviamo a Napoli nel 1637 e il protagonista Leone Baiamonte, nobile napoletano,ha 23 anni e non ha mai lavorato in vita sua quando scoprirà proprio durante la festa di compleanno della sorella Concetta, che il padre si è trovato coinvolto in prestiti ad usura ed è completamente rovinato. Questo il quadro del romanzo storico d'avventura La porta del Paradiso di Alfredo Colitto.Pur provando nostalgia per il protagonista dei suoi precedenti romanzi il famoso medico Mondino, ci sono volute poche pagine per appassionarmi alle tristi vicende di Leone e al suo destino verso il Nuovo Messico alla ricerca di una miniera di argento. Naturalmente il personaggio è bello fortunato con le donne, ma che attira anche l'odio di molti personaggi e tra tutti campeggia la malvagità del notaioTerrasecca che ha decretato la sfortuna della famiglia Baiamonte.Nel corposo romanzo Alfredo Colitto sa come catturare l'attenzione del lettore che seguirà il protagonista Leone in tutte le sue avventure e disavventure.la narrazione che alterna la storia del Nuovo mondo ad una Napoli sotto il dominio spagnolo e alla successiva rivolta del popolo napoletano capeggiato da Masaniello. A me Colitto piace in modo particolare e non posso che consigliare a tutti questo romanzo che unisce l'avventura alla storia.

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