Bello, non perfetto (ma chi lo è?). Stile e narrazione spassosi, leali, profondissimi per un romanzo giallo. Ora non so come ha funzionato la collaborazione tra i due scrittori ma il problema principale dell'opera è la sua tendenza stilistica nel sottointendere un po' troppo lasciando al lettore concetti, prospettive, battute incompleti e vacanti nell'aria quasi che tra l'inizio di un pensiero scritto dall'uno e quello scritto dall'altro si perdesse una continuità naturale. Si sottintendono battute e concetti che sfuggono e che avrebbero coronato a meraviglia un libro comunque molto valido. Che Fruttero e Lucentini siano le sorgenti primordiali della Vargas? Possibile. Ironia e caratterizzazione dei personaggi veramente riuscite e di valore. Voto 7-