Quando un libro ha commenti o positivi o negativi, ecco che subito mi scatta il desiderio di leggerlo per vedere un pò che impressione fa a me...E' il romanzo d'esordio di Silvia Avallone una giovane scrittrice di Biella che ha fatto testa a testa con Canale Mussolini di Pennacchi per il Premio Strega.Descrive un'amicizia fra due quattordicenni in una periferia degradata di Piombino. I valori sono quelli tipici delle adolescenti una serata al pattinodromo, o avere un fratello che comandi il branco, o trovare il tuo nome scritto su una panchina.Anna e Francesca, amiche inseparabili non hanno scelta se non usare la loro bellezza che sta fiorendo sperando di diventare qualcuno.Poi un giorno arriva l'amore, però arriva male, le poche certezze vanno in frantumi e anche l'amicizia invincibile tra Anna e Francesca si incrina, sanguina, comincia a far male. e la fabbrica Lucchini troneggia su tutti l'accaieria che permette a tutti quelli che vi lavorano di sopravvivere a stento.Un romanzo che si legge bene anche se ho notato una certa immaturità di linguaggionell'autrice ( del resto è giovanissima....) certo non è un romanzo impegnato, ma ha il dono di farti rivivere la vita della periferia con frasi colme di immagini. E' anche un libro commovente e si prova tenerezza nei sogni di adolescenti. Pertanto giudizio positivo e consiglio la lettura!