Love Story
  • 9788860616715
  • Sperling & Kupfer
  • 2010

Love Story

di Erich Segal

Oliver Barrett incontra Jenny Cavilleri. Lui è ricco, lei è povera. Lui fa sport, lei suona il pianoforte. Discutono, litigano... e s'innamorano. Infine, decidono di sposarsi e di andare a vivere insieme senza contare sull'aiuto di nessuno. Cavarsela da soli è dura, ma loro sono pieni di entusiasmo e hanno tanti progetti per il futuro. Finché si rendono conto di non avere molto più tempo davanti... Un bestseller internazionale che ha commosso milioni di lettori, il romanzo che meglio di ogni altro ha raccontato com'è l'amore a vent'anni, con parole che vanno dritte al cuore e ancora oggi hanno la freschezza e la forza dei sentimenti veri, quelli che non muoiono mai. Fonte http://www.libreriauniversitaria.it/love-story-segal-erich-sperling/libro/9788860616715


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Commenti (1)

08/02/2012 - sofia
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Leggere Love Story di Erich Segal e vedere l'omonimo film è la stessa cosa, perchè l'autore scrisse questo libro come sceneggiatura che fu poi acquistata dalla Paramount per ricavarne il film."Che si può dire di una ragazza morta a venticinque anni? Che era bella, simpatica. Che amava Mozart, Bach e i Beatles. E me." così inizia il libro e così inizia anche il film. Successo strepitoso sia del film che del libro. All'epoca possedevo una cartolibreria e ho venduto circa cento copie di questo libro. La storia narra dell'amore fra due giovani studenti Jenny figlia di un pasticcere italiano e Oliver ricco figlio di un banchiere. Si innamorano e si sposano contro la volontà del padre di Oliver che lo disereda. La storia non è granchè forse banale, ma all'epoca ci fu una corsa alla Love-Story-mania senza pari.Il libro per chi ha visto il film rinnova la commozione che pervade sia lo spettatore che il lettore forse per il finale tragico.Grande successo anche del tema d’amore del film.Celebre la frase ''Amare significa non dover mai dire mi dispiace» Il libro è del 1971 edito da Garzanti,introvabile al giorno d'oggi se non come copia usata o nelle bancherelle .Ve lo consiglio! Curiosità:Nel 1971 un saggio di Umberto Eco, dal titolo L’industria aristotelica, apriva l’Almanacco Bompiani del 1971 dedicato al feuilleton. Venne poi ripubblicato nel volumetto Il superuomo di massa, sempre per Bompiani, con un titolo nuovo: Le lacrime del corsaro nero. Così si apriva: “Qualcuno, dopo la proiezione di Love Story, ha detto che bisognerebbe avere un cuore di pietra per non scoppiare a ridere di fronte ai casi di Oliver e Jenny. La battuta, come tutti i paradossi di tono wildiano, è superba. Purtroppo non rispecchia la verità. Infatti, qualunque sia la disposizione critica con cui si va a vedere Love Story, bisognerebbe avere un cuore di pietra per non commuoversi e piangere… E questo per una ragione semplicissima: che i film di questo genere sono concepiti per fare piangere. E dunque fanno piangere”.

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