Il cardellino
  • 9788817072380
  • Rizzoli
  • 2014

Il cardellino

di Donna Tartt

Il giovane Theo Decker sta visitando una mostra di pittori fiamminghi al Metropolitan Museum di New York quando accade l'inconcepibile: lo scoppio di una bomba, calcinacci, sangue e grida dappertutto, e per terra decine di corpi senza vita, tra cui quello della madre di Theo. Sconvolto e in stato confusionale, Theo si allontana dal luogo dell'attentato senza che i soccorsi e le forze dell'ordine riescano a intercettarlo. E, per timore di finire affidato ai servizi sociali (il padre ha da tempo abbandonato la famiglia per rifarsi una vita con la nuova fidanzata a Las Vegas), si nasconde nel suo appartamento insieme al pacchetto che una delle vittime gli ha affidato pochi minuti prima di morire. Il tesoro contenuto all'interno, un piccolo prezioso dipinto raffigurante un cardellino, sarà l'unica costante, il centro di gravità permanente nella vita deragliata di Theo, simbolo di un'innocenza impossibile da riscattare. E insieme miccia di una pulsione autodistruttiva destinata a tormentarlo per sempre. Tra i salotti dell'Upper East Side e la desolazione della periferia Las Vegas, tra amori impossibili e vizi inconfessabili, capolavori rubati e vertiginose fughe lungo i canali di Amsterdam.


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Commenti (2)

04/01/2015 - sofia
utente
Affrontare un libro di 900 pagine è sempre un'mpresa coraggiosa, ma direi che Il cardellino di Donna Tartt ti ripaga in pieno. Stile gradevolissimo, una storia che ti avvince anche se forse certe parti si dilungano troppo. U Il cardellino capolavoro del pittore olandese Carel Fabritius, morto giovane nell’esplosione di una fabbrica di polvere da sparo a Delft nel 1654. E il possesso di questo quadro è legato ad un'altra esplosione in un museo dove Theo Decker, il protagonista della storia, e la madre stanno proprio ammirando questo capolavoro. Theo sopravvive, la madre invece muore e lui rimane solo a Manhattan. Il padre alcolizzato vive in America ma non è rintracciabile. Theo finirà in casa di un suo amico e fortuitamente gli viene consegnato, prima di fuggire dal museo, questo quadro. Tutto quello che avviene in seguito sarà legato alla consapevolezza di Theo che si è appropriato indebitamente di un capolavoro, ma che non riuscirà mai a restituire.Un'avventura che ci porterà nel mondo dell'arte e dell'antiquariato, nella vita scapestrata di Las Vegas, di intrighi per nascondere quel quadro che sarà l'ossessione di Theo. Bellissimo romanzo che consiglio a tutti quelli che desiderano immergersi in un'ottima lettura!

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07/01/2016 - Matik2003
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"La maggior parte della gente conduce una vita di mite disperazione". Nonostante questo libro sia lunghissimo, quasi 900 pagine, la lettura non è stata affatto faticosa, la storia di Theo ha inizio nel peggiore dei modi: colti all'improvviso da un forte temporale a New York, madre e figlio trovano riparo all'interno del Metropolithan Museum, lei è amante dell'arte ed in particolare ama il quadro "Il cardellino" di Fabritius, proprio in mostra quel giorno e ne condivide l'immenso amore con il figlio, ma all'improvviso una bomba esplode (attacco terroristico), tutto il mondo di Theo finisce quel giorno, la madre muore e con lei tutto il suo fragile mondo. Theo ci racconta in prima persona tutto quello che gli accade da quel giorno in poi: il momentaneo vivere con la famiglia ricca del suo amico Andrew, lo strano modo ci conoscere la ragazzina Pippa anche lei l'unica superstite dell'immane tragedia e il restauratore d'opere Hobie, gli unici capaci di comprendono fino in fondo il suo grandissimo dolore, l'incontro che cambierà la sua vita per sempre quello con Boris, colui che diventerà il suo amico, il compagno di mille avventure e che lo inizia all'arte dello sballo con ogni genere di droga, sullo sfondo vigilerà sempre "Il cardellino", una sorta di talismano, che aiuterà Theo a ritrovare se stesso in un percorso lungo e pieno di sofferenza. "Il quadro mi aveva fatto sentire meno mortale, meno ordinario. Era stato un sostegno, una forma di rivalsa, di nutrimento e di resa dei conti. Era il pilastro che aveva tenuto in piedi la cattedrale. Ed era terribile scoprire, ora che era scomparso all'improvviso, che dentro di me, per tutta la mia vita adulta, ero stato sorretto da questa colossale, crudele, invisibile gioia: credere che la mia intera esistenza avesse trovato il suo equilibrio grazie a un segreto che poteva disintegrarla da un momento all'altro." Il libro è scritto in maniera superba e racconta il percorso formativo di un ragazzino, pagina dopo pagina, ho sofferto per come il dolore può portare alla completa autodistruzione, mi sono commossa ed ho sperato che alla fine ci fosse per Theo un piccolo spiraglio di vita nuova, di rinascita, l'illusione che il suo cuore potesse accogliere quel poco di bene che la vita ci concede. "...la vita è breve. Che il destino è crudele ma forse non casuale. Che la Natura (intesa come Morte) vince sempre, ma questo non significa che dobbiamo inchinarci e prostrarci al suo cospetto. Che forse anche se non siamo sempre contenti di essere qui, è nostro compito immergerci comunque: entrarci, attraversare questa fogna, con gli occhi e il cuore ben aperti."

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