Fiesta
  • 9788804571117
  • Mondadori
  • 1926

Fiesta

di Ernest Hemingway

Fu l'atmosfera elettrizzante della fiesta di San Firmin che si svolge ogni anno a Pamplona ad ispirare questo romanzo, in cui tutto è vissuto all'eccesso: l'amore, le grandi bevute nei caffè parigini e la partecipazione appassionata e vibrante alla "grande tragedia" della corrida.


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Commenti (2)

02/06/2011 - palmaleona
utente
Fiesta è uno dei libri più famosi di Hemingway, qui l'autore descrive con occhio da giornalista l'ambientazione fra la Parigi dei Café e la Pamplona della festa di San Firmino (celebrata con la famosa corsa dei tori per le strade della città) fra le due guerre. Hemingway ci racconta di un mondo che a noi pare tanto irreale quanto affascinante, popolato da giovani americani sradicati coinvolti nella contraddittoria ricerca frenetica di divertimento e vita da una parte e, dall'altra, consapevolmente dediti a una metodica autodistruzione. Tuttavia un'autodistruzione di lusso, che li vede trascinarsi per mezza Europa tra i bar più alla moda e gli alberghi più costosi, tra battute spritose ma al contempo amare e litri di vino in quantità tali da diventare quasi il vero protagonista del romanzo. Ma Fiesta in fondo è il racconto del profondo disagio di una gioventù estremamente ricca che non ha preoccupazioni materiali, che è sempre stata abituata ad avere tutto e ad ottenere tutto ciò che chiedeva ma che, ad un certo punto, si ritrova a fare i conti con la mancanza di senso che questo comporta. Tale inquietdudine giunge al culmine durante i giorni della festa di San Firmino e viene combattuta attraverso l'oblio dell'alcool e il bagliore accecante delle luci del bel mondo: e dopo gli eccessi dell'estate spagnola e l'epica descrizione della frenesia provocata dalla pazza corsa dei tori per le vie di Pamoplona, anche la disperazione sembra più misurata, seppure non ancora risolta.

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27/02/2012 - mighelon
utente
Non ricordo quali, ma avevo trovato dei riferimenti a fiesta in altri libri e quindi ero incuriosito. Però leggendolo ho provato fastidio, per i protagonisti sempre in bar con il bicchiere in mano e ubriachi. Per l'unica ragazza, Brett, che si innamora di tutti e tutti si innamorano di lei, nonostante lei stia per sposarsi. E anche per il racconto della fiesta di san Firmino, in particolare delle corse dei tori e della corrida.

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