M. L'enigma Caravaggio
  • 9788804508267
  • Mondadori
  • 2002

M. L'enigma Caravaggio

di Peter Robb

L'intera esistenza di Michelangelo Merisi, noto come "Il Caravaggio", resta ancora oggi un enigma ricco di fascino. Grazie alla sua sensibilità e alle sue lunghe ricerche su documenti di prima mano, Peter Robb fa rivivere in queste pagine l'uomo e l'artista in tutta la sua potente drammaticità. Dall'infanzia in Lombardia al lungo periodo trascorso a Roma, fino ai trionfi professionali e alla catastrofe esistenziale degli ultimi anni: la condanna per omicidio, la fuga a Napoli e a Malta, il carcere, l'evasione e la misteriosa scomparsa. Rifiutando le classiche versioni sulla morte di Caravaggio, Robb la inserisce in un inquietante contesto di vendetta sessuale, tradimenti, collusioni di Stato, rivelando il nome di chi fu, con ogni probabilità, il mandante dell'assassinio del pittore. M non + una biografia tradizionale: è la storia vera dell'uomo che ha cambiato per sempre l'arte, liberandola dalle catene dell'ideologia e riuscendo a dipingere la realtà in modo brutale e sconvolgente.


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Commenti (3)

01/08/2011 - psartiano
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Forse la mia opinione non fa testo in quanto Caravaggio rappresenta per me la vera espressione della Pittura. In ogni caso Peter Robb ci fa rivivere in questo libro la vita dell'artista come non è stata mai raccontata. Dall'infanzia in Lombardia, il lungo periodo trascorso a Roma che lo ha consacrato come il più grande pittore del suo tempo, la tragedia degli ultimi anni romani con la condanna a morte per omicidio (causato da una zuffa durante una partita di Pallacorda, in cui perse la vita Ranuccio Tomassoni, filospagnolo e appartenente ad una nobile famiglia), la fuga a Napoli (sotto la protezione dei Colonna-Sforza, Costanza Sforza, marchesa di Caravaggio non gli rifiutò il suo aiuto). A Napoli , sebbene fosse ricercato, dipinse alcuni dei suoi capolavori più noti (Davide con la testa di Golia, La Maddalena, Le sette opere di Misericordia, La Madonna del rosario e molte altre tele minori andate perdute). Quindi il viaggio verso Malta, dove ottenne il titolo di Cavaliere per le sue doti artistiche (ai Cavalieri di Malta facevano comodo i suoi dipinti, sebbene sapessero della condanna a morte). Qui dipinse altre tele notissime: La decollazione del Battista e il ritratto del Gran Maestro dei Cavalieri di Malta Alof de Wignacourt. Il ritratto di Malaspina nei panni del San Girolamo scrivente e altre tele minori. Da Malta dovette fuggire per una grave offesa recata ad un Cavaliere (da qui in poi secondo Robb sarà inseguito dai cavalieri di Malta). La fuga a Messina, dove si presentava come Cavaliere di Malta, sebbene pochi giorni dopo la fuga fosse stato espulso dall'ordine. A Messina la sua fama era arrivata e ottene diverse commissioni tra cui La resurrezione di Lazzaro e L'Adorazione dei Pastori, più altre tele minori. Anche da Messina dovette fuggire (forse scovato dal cavalieri?). Si recò a Palermo per il tempo di qualche altra commissione e ripartì alla volta di Napoli sperando che di li a poco gli fosse stata concessa la grazia (per la quale molti a Roma stavano contrattando per continuare ad avere i suoi dipinti, persino il re di Spagna). Sbarcato a Napoli ad attenderlo trovò dei sicari che lo ferirono gravemente (sfigurandolo in volto). L'intenzione era di ucciderlo ma anche questa volta M. non si arrese. Dopo un anno di cure si riprese (siamo nel 1610) e continuò a dipingere per alcuni signori di Napoli (e forse commissioni private che giungevano da Roma). Finalmente arrivò la tanto attesa notizia della grazie e si imbarcò con una feluca che aveva l'incarico di riportarlo a Roma. Caravaggio trasportava diverse tele, doni per ringraziare il Papa. Ma non giunse mai a Roma. Pochi giorni dopo arrivò la notizia della sua morte per una febbre malarica contratta sulla spiaggia di Porto Ercole (che sta molto a Nord di Roma!!!). Le tele ritornarono a Napoli e subito furono contese dal Papa, dai Cavalieri di Malta e dai Colonna stessi. Il corpo non fu mai ritrovato, ne ci fu mai una versione ufficiale dei fatti. Robb pensa che sia stato ucciso da chi lo braccava prima di arrivare a Roma, a Palo una località quasi disabitata e paludosa. Baglione (suo acerrimo rivale durante il bel periodo di Roma) scrisse che era morto di febbre dopo che la feluca lo aveva abbandonato su una spiaggia tra Napoli e Roma portandosi indietro le sue tele e aggiunse "Morì malamente come aveva vissuto". Sta di fatto che la morte di Caravaggio rimane un'enigma. Si racconta anche che sia morto con lo sguardo rivolto verso Roma, ma questa è una leggenda...

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05/01/2012 - sofia
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Una biografia sorprendente di Michelangelo Merisi da Caravaggio pittore straordinario del '600.Anche se in certi punti i dettagli storici mi hanno stancata la vita di questo pittore analizzata attraverso le sue opere è stata per così dire geniale tanto che oggi ho cercato nel web le opere citate rileggendole con la chiave di lettura di Peter Robb.Figura sicuramente enigmatica quella del Caravaggio,e con una fine ancor più enigmatica e misteriosa.Emerge dal testo come Caravaggio, con la sua storia personale e artistica, liberò l’arte dalle catene dell’ideologia e dipinse la realtà che lo circondava in modo brutale e sconvolgente.Nei suoi dipinti traspare la storia che il pittore vuole rappresentare e anche molto di più traspare l'emozione del personaggio e la vita stessa. Non più paesaggi aulici ma la realtà come nel Bacchino ammalato dove persino la frutta viene dipinta dal vero con acini bacati, mele quasi sfatte il viso che sembra sia quello del pittore ammalato reale non bello.Una chiave di lettura insolita franca diretta senza sottointendimenti. Un libro che gli appassionati d'arte sicuramente sapranno apprezzare e che io anche se non esperta di pittura ho saputo gustare. Consiglio agli appassionati del Caravaggio!

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26/12/2012 - Roberto Conte
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Libro veramente bellissimo, un lungo percorso nella vita

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