Nemirovsky dietro alla penna, come Haneke dietro la macchina da presa. Apri il libro e sai che alla fine ti arriverà il pugno nello stomaco: improvviso, rapido, ma devastante. Questo racconto non ha il colpo cruciale in canna... preferisce avvicinarsi a te con arroganza, sicuro di sè e sicuro che non potrai evitarlo. Ti circonda come un pitone fa con le sue spire e ti fagocita con grazia senza lasciarti via d'uscita. La crudeltà femminile allo stato puro. Voto 7,5