mammina cara Più che un romanzo un lungo racconto. L'ho trovato triste e divertente al tempo stesso. Soprattutto il personaggio di Rosine, ritrovatasi improvvisamente ricca dopo le fortunate speculazioni in Borsa del marito, che da questo improvviso benessere viene completamente travolta, sconvolta fino a "tremare tutta" nell'attesa del primo evento mondano organizzato a casa propria. Veramente comica nella sua goffaggine: "..indossò le calze, le scarpe, l'abito con quell'agilità particolare di chi, per tutta la vita, ha fatto a meno delle cameriere. I gioielli...Ne aveva uno scrigno pieno...Kampf diceva che erano l'investimento più sicuro. Mise la lunga collana di perle a doppio filo, tutti i suoi anelli, i bracciali con diamanti enormi che le imprigionavano le braccia dai polsi fino ai gomiti; poi appuntò al corpetto un grande pendente ornato di zaffiri, rubini e smeraldi. Rutilava, scintillava come un reliquario." Questa donnetta, così tanto preoccupata dell'apparenza e di quello che gli altri possono pensare di lei, così ipocrita da invitare una vecchia parente zitella che possa poi riferire ai lontani parenti "poveri" quale ricchezza abbia raggiunto la sua famiglia, alla fine vedrà crollare il suo piccolo mondo in un soffio per una vendetta- anche se non premeditata - della figlia quattordicenne. Davvero geniale.