La parete
  • 9788876411373
  • E/O
  • 1992

La parete

di Marlen Haushofer

Durante un tranquillo week-end in montagna una donna si ritrova improvvisamente separata dal mondo da una parete invisibile ma insuperabile sorta nottetempo. La donna, moderna Robinson Crusoe, impara a vivere in completa solitudine, in compagnia soltanto di animali. Fonte http://ilmiolibro.kataweb.it/schedalibro.asp?id=1861


Acquista su Amazon.it
Acquista su ibs.it

Commenti (3)

19/07/2011 - sofia
utente
Ed ecco un libro che nei miei scaffali ho catalogato come un libro horror: La parete di Marlen Haushofer.L'autrice era una scrittrice austriaca morta nel 1970 e autrice di numerosi romanzi con La parete che scrisse nel 1963 riceve il premio letterario " Arthur Schnitzler" Non è propriamente un libro hoerror ed a una lettura superficilae si presenta come un novello Robinson Crusoe e un manuale di sopravvivenza. Per me è horror per un semplice motivo: immaginate di recarvi in vacanza ospiti di una coppia di amici in un chalet di caccia, in mezzo ai boschi e ai prati.La protagonista ci si era già recata in quel chalet che effettivamente aveva piùla parvenza di un villino di legno e doveva fermarsi solo tre giorni con i suoi amici, i quali, appena arrivati le comunicano che dovevano recarsi un paio d'ore in paese per fare certe compere. Fin qui tutto normale vero?. Solo che i coniugi Ruttlinger Hugo e Luise non tornarono mai più. La protagonista non vedendoli arrivare alla mattina dopo si reca loro incontro con il cane Lince e.......si accorge che tutto intorno era sorta una parete.....E qui inizia l'angoscia per un pò di tempo la donna pensa che prima o poi qualcuno verrà e così scoprirà cosa sia mai successo,ma guardando attraverso la parete si accorge che dall'altra parte non ci sono segnali di vita e uccelli e uomini sembrano pietrificati... solo dalla sua parte la vita scorre come sempre.....Ed ecco l'orrore: la scoperta di essere l'unico essere vivente e di dover contare solo sue forze e sul suo cane, che diventa la sua famiglia con una mucca e una gatta. Un libro che fa pensare alla fine del mondo e alla solitudine di chi malauguratamente sopravvive. Al di là del paradosso i soliloqui della protagonista ,che alla fine decide di scrivere un diario, diventano riflessioni sulla vita, gli uomini, gli animali e le altre creature del bosco che a volte è costretta ad uccidere per nutrirsi. Un libro che consiglio a tutti.

Leggi la recensione

07/10/2013 - Gino
utente
Questo libro è meraviglioso nella sua particolarità. Protagonista è una donna che nel corso di una tranquilla gita in montagna, resta inspiegabilmente isolata dal mondo. Durante la notte è sorta una misteriosa “parete” (da qui penso ne derivi anche il titolo) che si è posta come barriera tra la sua vita, e la vita degli altri. Così la donna comincia a scrivere una sorta di cronaca della sua vita. Lei dovrà imparare a ripartire da sé stessa, dalla sua intimità, dal suo vivere per sé, ormai lei è sola, non ha più uomini che le danno compagnia, non ha più oggetti che la collegano con il mondo, c’è solo lei e il suo senso del divenire. Lei che si scoprirà pian piano, lei che acuirà il suo rapporto con la natura, quasi a divenire una Ninfa, prossima alla sua trasmutazione, rapporto che si evince e che entrerà a far parte della sua nuova famiglia quello con: un cane, una gatta, e una mucca. Entrambi diverranno coscienti di quanto ognuno è materia dell’altro, ognuno non può vivere se non vive l’altro, come una sorta di ecosistema, come una catena, ricorda un po’ il concetto del circolo naturale della natura, tutto procede meccanicamente, e nulla può essere cambiato, ogni alterazione del corso naturale potrebbe portare un disastro. La donna avrà modo di salvarsi attraverso questa perdizione, sembra quasi buffo, ma solo così la donna riuscirà a riflettere sulla sua storia, e sul rapporto con i suoi familiari, e con il mondo. La parete è quello che noi tutti ci portiamo dentro, che forse abbiamo troppe volte paura di affrontare, e che forse è proprio oltre essa che dovremmo spingerci. E’ un viaggio, forse senza ritorno, o forse di durata breve. E’ una partenza, ma troppe volte l’uomo ha paura di partire, soprattutto quando c’è l’ignoto che disegna le geometrie del percorso.

Leggi la recensione

07/10/2013 - Gino
utente
Questo libro è meraviglioso nella sua particolarità. Protagonista è una donna che nel corso di una tranquilla gita in montagna, resta inspiegabilmente isolata dal mondo. Durante la notte è sorta una misteriosa “parete” (da qui penso ne derivi anche il titolo) che si è posta come barriera tra la sua vita, e la vita degli altri. Così la donna comincia a scrivere una sorta di cronaca della sua vita. Lei dovrà imparare a ripartire da sé stessa, dalla sua intimità, dal suo vivere per sé, ormai lei è sola, non ha più uomini che le danno compagnia, non ha più oggetti che la collegano con il mondo, c’è solo lei e il suo senso del divenire. Lei che si scoprirà pian piano, lei che acuirà il suo rapporto con la natura, quasi a divenire una Ninfa, prossima alla sua trasmutazione, rapporto che si evince e che entrerà a far parte della sua nuova famiglia quello con: un cane, una gatta, e una mucca. Entrambi diverranno coscienti di quanto ognuno è materia dell’altro, ognuno non può vivere se non vive l’altro, come una sorta di ecosistema, come una catena, ricorda un po’ il concetto del circolo naturale della natura, tutto procede meccanicamente, e nulla può essere cambiato, ogni alterazione del corso naturale potrebbe portare un disastro. La donna avrà modo di salvarsi attraverso questa perdizione, sembra quasi buffo, ma solo così la donna riuscirà a riflettere sulla sua storia, e sul rapporto con i suoi familiari, e con il mondo. La parete è quello che noi tutti ci portiamo dentro, che forse abbiamo troppe volte paura di affrontare, e che forse è proprio oltre essa che dovremmo spingerci. E’ un viaggio, forse senza ritorno, o forse di durata breve. E’ una partenza, ma troppe volte l’uomo ha paura di partire, soprattutto quando c’è l’ignoto che disegna le geometrie del percorso.

Leggi la recensione