Ed ecco un libro che nei miei scaffali ho catalogato come un libro horror: La parete di Marlen Haushofer.L'autrice era una scrittrice austriaca morta nel 1970 e autrice di numerosi romanzi con La parete che scrisse nel 1963 riceve il premio letterario " Arthur Schnitzler" Non è propriamente un libro hoerror ed a una lettura superficilae si presenta come un novello Robinson Crusoe e un manuale di sopravvivenza. Per me è horror per un semplice motivo: immaginate di recarvi in vacanza ospiti di una coppia di amici in un chalet di caccia, in mezzo ai boschi e ai prati.La protagonista ci si era già recata in quel chalet che effettivamente aveva piùla parvenza di un villino di legno e doveva fermarsi solo tre giorni con i suoi amici, i quali, appena arrivati le comunicano che dovevano recarsi un paio d'ore in paese per fare certe compere. Fin qui tutto normale vero?. Solo che i coniugi Ruttlinger Hugo e Luise non tornarono mai più. La protagonista non vedendoli arrivare alla mattina dopo si reca loro incontro con il cane Lince e.......si accorge che tutto intorno era sorta una parete.....E qui inizia l'angoscia per un pò di tempo la donna pensa che prima o poi qualcuno verrà e così scoprirà cosa sia mai successo,ma guardando attraverso la parete si accorge che dall'altra parte non ci sono segnali di vita e uccelli e uomini sembrano pietrificati... solo dalla sua parte la vita scorre come sempre.....Ed ecco l'orrore: la scoperta di essere l'unico essere vivente e di dover contare solo sue forze e sul suo cane, che diventa la sua famiglia con una mucca e una gatta. Un libro che fa pensare alla fine del mondo e alla solitudine di chi malauguratamente sopravvive. Al di là del paradosso i soliloqui della protagonista ,che alla fine decide di scrivere un diario, diventano riflessioni sulla vita, gli uomini, gli animali e le altre creature del bosco che a volte è costretta ad uccidere per nutrirsi. Un libro che consiglio a tutti.