Le ore
  • 9788845249778
  • Bompiani
  • 2001

Le ore

di Michael Cunningham

Solo la letteratura può restituire un senso alle nostre vite confuse e sghembe. Anzi, la letteratura è il solo specchio dentro cui la vita, riflettendosi, giunge per un momento a dire se stessa. È l'idea centrale di questo romanzo. Tre donne lo abitano. La prima è una donna famosa, una scrittrice famosa: Virginia Woolf, ritratta a un passo dal suicidio, nel 1941, e poi, a ritroso nel tempo, mentre gioca col dèmone della sua scrittura. Le altre due sono donne che abitano luoghi e tempi diversi. Clarissa Vaughan, un editor newyorkese di oggi e Laura Brown, una casalinga californiana dell'immediato dopoguerra, bella e inquieta, desiderosa di fuggire via per un giorno, un giorno soltanto, via dalla noia di un matrimonio ordinario, così ordinario. Che cosa lega il destino di queste tre donne? All’apparenza, poco. Virginia è alle prese con la creazione della sua “Signora Dalloway”. E signora Dalloway è il nomignolo che Richard ha inventato per Clarissa. Ed è ancora quel romanzo che Laura porta con sé nella sua fuga breve dal mondo. Ma dietro a questo tema narrativo, quasi la spia di qualcos’altro, un secondo e più nascosto motivo attraversa e annoda il destino delle tre protagoniste. Cunningham fa pensare a un ventriloquo: usa la voce di Virginia Woold come fosse la sua. Però stranamente è lì dentro che sentiamo risuonare un eco. E’ un’eco inconsueta ma pure familiare: la voce di un vero scrittore.


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Commenti (3)

04/10/2012 - Valeria
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Dichiarato omaggio a Virginia Woolf, Le ore si muove sugli stessi ritmi e sviluppa la stessa trama di Mrs Dalloway. All’inizio si sovrappone alla lettura il ricordo dell’impareggiabile incipit del testo della Woolf, ma poi Cunningham riesce a coinvolgere il lettore nelle atmosfere newyorkesi dove si muovono i personaggi de Le ore fino a far dimenticare la sua musa. L’autore si misura con l’improba, e forse presuntuosa, prova di riscrivere un capolavoro, ma l’esperimento è riuscito, pur mantenendo trama e tematiche della Woolf, Cunningham crea un’opera originale. Un bel libro.

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16/09/2013 - sofia
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Un brano:" C’è solo questo come consolazione: un’ora qui o lì, quando le nostre vite sembrano, contro ogni probabilità e aspettativa, aprirsi completamente e darci tutto quello che abbiamo immaginato, anche se tutti tranne i bambini (e forse anche loro) sanno che queste ore saranno inevitabilmente seguite da altre molto più cupe e difficili. E comunque amiamo la città, il mattino; più di ogni altra cosa speriamo di averne ancora."Le ore di Michael Cunninghan Con questo romanzo l'autore ha ricevuto il Premi Pulitzer nel 1990: Tre donne sono le protagoniste: Virginia, Laura e Clarissa. Vivono in epoche diverse, ma le loro vite si incrociano e formano l'asse portante di tutto il romanzo chiamato dall'autore Le ore per richiamare il titolo che Virginia aveva inizialmente pensato per il suo romanzo Mrs. Dalloway: Sarà proprio questo romanzo che unirà le tre protagoniste: In una mattina di Giugno dell'anno 1923 Virginia Wolf creerà questo personaggio nel tentativo di scacciare dal suo inconscio il male di vivere e sempre nel mese di giugno decenni dopo Laura Brown casalinga insoddisfatta cercherà in questo romanzo il senso della sua vita e infine nello stesso mese nel ventesimo secolo Clarissa Vaughan andrà a prendere i fiori per il party in onore del libro di Richard, amico di una vita e che l'ha sempre chiamata Mrs. Dalloway. Richard è malato di Aids e nell'intento dell'autore impersona la follia e il male di vivere di Virginia Wolf.Certo non è una facile lettura. All'inizio si resta disorientati per l'intersecarsi dei personaggi, ma la scrittura è fluente a volte catartica, sempre appagante.Quando descrive all'inizio il suicidio di Virginia Wolf sembra quasi che a raccontarlo sia Virginia stessa. Un libro che, pur non rientrando nel genere da me preferito, mi ha colpito e che consiglio senz'altro di leggere!

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17/09/2013 - Gino
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Le ore è un romanzo dello scrittore statunitense Michael Cunningham che ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa nel 1999. Il libro racconta i destini intrecciati di tre donne, che vivono in luoghi e momenti storici diversi, ma sono in qualche modo legate dal romanzo La signora Dalloway di Virginia Woolf. La prima è proprio la Woolf, autrice del libro e raccontata nei momenti più feroci della depressione che la portò a togliersi la vita; la seconda è Laura Brown, una madre di famiglia che nell'America degli anni cinquanta, anche grazie al libro della Woolf, troverà il coraggio di cambiare vita; e infine c'è Clarissa Vaughan, un'intellettuale newyorkese che dai tempi del college vive col nomignolo di Mrs. Dalloway per le sue somiglianze col personaggio creato da Virginia Woolf. E Le ore nasce proprio come un omaggio di Cunningham alla Woolf. Questo è un libro molto importante, che mette in risalto la rilevanza della letteratura, una letteratura che è lo specchio della vita, una letteratura che è appiglio, groviglio, scoglio su cui approdare, una letteratura trionfo, e salvezza dell’esistenza. Molto soave la casualità in cui queste tre donne, vissute in epoche diverse, solo legate da un filo sottile: la loro omosessualità. Come dal titolo: “C’è solo questo come consolazione: un’ora qui o lì, quando le nostre vite sembrano, contro ogni probabilità e aspettativa, aprirsi completamente e darci tutto quello che abbiamo immaginato, anche se tutti tranne i bambini (e forse anche loro) sanno che queste ore saranno inevitabilmente seguite da altre molto più cupe e difficili. E comunque amiamo la città, il mattino; più di ogni altra cosa speriamo di averne ancora”. L’autore usa il tempo come un filo continuo, affonda e ci parla di un passato per trasporlo nel presente. Così come mescola personaggi e finzioni, vita e avvenimenti della Woolf personificandoli in altrettanti personaggi, come Richard scrittore, malato di AIDS, che diviene la rappresentanza di Virginia, delle sue ossessioni, del suo male di vivere, della sua oscurità. Lo stesso assurge Clarissa: “Mrs. Dalloway”, soprannome dato da Richard anni prima, è per Richard, ciò che Leonard è stato per Virginia. Un piccolo gioiello, assolutamente da leggere.

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