Parti in fretta e non tornare
  • 9788806182656
  • Einaudi (collana Einaudi. Stile libero. Noir)
  • 2006

Parti in fretta e non tornare

di Vargas Fred

Da venticinque anni nella Polizia di Parigi, il commissario Adamsberg è un uomo lento. Riesce a riflettere solo camminando e i suoi pensieri sono aggrovigliati come gli scarabocchi che annota sui fogli. Brancola sempre nel buio, ma proprio quando sembra andare alla deriva viene folgorato da intuizioni geniali. Come quelle con cui risolverà un caso davvero misterioso, che parrebbe avere a che fare con simboli e superstizioni di un'altra epoca. Dopo avere scritto una saga incentrata su tre stralunati detective dilettanti, con questo romanzo Fred Vargas disegna il ritratto di un indimenticabile poliziotto. da http://www.ibs.it/code/9788806182656/vargas-fred/parti-in-fretta-e.html


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Commenti (3)

03/02/2012 - Gino
utente
Non cresce niente sul magniloquio, sul parviloquio o sul soliloquio. - Su che cresce qualcosa? - Sul riflettiloquio e se potessi inserirmi nel dialogo tra il saggio Danglard e Camille spenderei due parole sul potere catartico del turpiloquio! Scherzi e giochi linguistici a parte, questo romanzo è per me una piacevole conferma. mi piacciono i mondi che la Vargas riesce a creare, costruendo ponti che legano la concretezza della quotidianità, dove un medievista fa la domestica a ore per sbarcare il lunario, con il medioevo e le sue leggende per arrivare alle storie della prima guerra mondiale. Il tutto continuando ad essere un noir di prima scelta. la trovo geniale. a volte vorrei essere come adamsberg: indifferente, duttile ed elastico!

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03/02/2012 - Gino
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Non cresce niente sul magniloquio, sul parviloquio o sul soliloquio. - Su che cresce qualcosa? - Sul riflettiloquio e se potessi inserirmi nel dialogo tra il saggio Danglard e Camille spenderei due parole sul potere catartico del turpiloquio! Scherzi e giochi linguistici a parte, questo romanzo è per me una piacevole conferma. mi piacciono i mondi che la Vargas riesce a creare, costruendo ponti che legano la concretezza della quotidianità, dove un medievista fa la domestica a ore per sbarcare il lunario, con il medioevo e le sue leggende per arrivare alle storie della prima guerra mondiale. Il tutto continuando ad essere un noir di prima scelta. la trovo geniale. a volte vorrei essere come adamsberg: indifferente, duttile ed elastico!

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24/04/2013 - fra_paga
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Non mi sto a dilungare troppo su una scrittrice che adoro e di cui ho già recensito molto... Ordinaria amministrazione per la Vargas. Spasso garantito. Voto 7

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