Non cresce niente sul magniloquio, sul parviloquio o sul soliloquio. - Su che cresce qualcosa? - Sul riflettiloquio e se potessi inserirmi nel dialogo tra il saggio Danglard e Camille spenderei due parole sul potere catartico del turpiloquio! Scherzi e giochi linguistici a parte, questo romanzo è per me una piacevole conferma. mi piacciono i mondi che la Vargas riesce a creare, costruendo ponti che legano la concretezza della quotidianità, dove un medievista fa la domestica a ore per sbarcare il lunario, con il medioevo e le sue leggende per arrivare alle storie della prima guerra mondiale. Il tutto continuando ad essere un noir di prima scelta. la trovo geniale. a volte vorrei essere come adamsberg: indifferente, duttile ed elastico!