"Victor, malasorte, il domani è alle porte". La frase compare da quattro mesi intorno ai misteriosi cerchi azzuri tracciati col gesso di notte sui marciapiedi. In mezzo al cerchio, un tappo di birra, una chiazza di vomito, un accendino, una cacca di cane... Adamsberg sente che nei cerchi c'è crudeltà. E aspetta. Aspetta che in mezzo al cerchio azzurro compaia il primo cadavere.