Cose che nessuno sa
  • 9788804609162
  • Mondadori
  • 2011

Cose che nessuno sa

di Alessandro D'Avenia

Margherita ha quattordici anni e sta per varcare una soglia magica e misteriosa: l’inizio del liceo. Un mondo nuovo da esplorare e conquistare, sapendo però di poter contare sulle persone che la amano. Ma un giorno, tornata a casa, ascolta un messaggio nella segreteria telefonica: è di suo padre, che non tornerà più a casa. Margherita ancora non sa che affrontando questo dolore si trasformerà a poco a poco in una donna, proprio come una splendida perla fiorisce nell’ostrica per l’attacco di un predatore marino. Accanto a lei ci sono la madre, il fratellino vivace e sensibile e l’irriverente nonna Teresa. E poi Marta, la compagna di banco sempre sorridente, e Giulio, il ragazzo più cupo e affascinante della scuola. Ma sarà un professore, un giovane uomo alla ricerca di sé eppure capace di ascoltare le pulsazioni della vita nelle pagine dei libri, a indicare a Margherita il coraggio di Telemaco nell’Odissea: così che il viaggio sulle tracce del padre possa cambiare il suo destino...


Acquista su Amazon.it
Acquista su ibs.it

Commenti (7)

07/03/2012 - Elena Turtle
utente
Romanzo più maturo di Alessandro D'avenia, protagonista è sempre la scuola, c'è sempre un prof., ma che a differenza di Bianca come il latte rossa come il sangue, è lui a dover imparare la "vita" dai suoi alunni. Un prof. che vede la vita solo attraverso i libri e che quando gli si pone davanti la richiesta della sua fidanzata di andare a vevere insieme, lui scappa. E solo grazie alla vicenda di una sua alunna, riesce a capire ciò che è davvero importante. Anche su questo romanzo, la protagonista Margherita affronterà un dolore: scoprirà con un messaggio nella segreteria telefonica che il padre se ne è andato da casa. Attraverso un compagno di scuola, la nonna che parla della vita attrevrso il cibo (in dialetto siciliano) e l'Odissea di Omero, Margherita come Telemaco, va alla ricerca del padre. Questo libro sono particolarmente affezionata, anche per che sono riuscita ad incontrare lo scrittore, simpatico e pieno di entusiasmo, mi ha trasmesso molte cose positive. Nessuna perla e' uguale all'altra. Nessuna perla e' mai perfettamente simmetrica. E nelle cose di questo mondo e' meglio tenersi lontani dalla perfezione: la luna quando e' piena comincia a calare, la frutta quando e' matura cade, il cuore quando e' felice gia' teme di perdere quella gioia, l'amore quando raggiunge l'estasi e' gia' passato. Solo le mancanze assicurano la bellezza, solo l'imperfezione aspira all' eternita'. La perla se ne sta li' con la sua irraggiungibile imperfezione, nata dal dolore. E dall'amore che lo abbraccia.

Leggi la recensione

29/05/2012 - tosfor
utente
Una ragazza, Margherita, appena adolescente, viene paragonata a una piccola parte di un predatore che, mentre era alla ricerca di qualcosa da mangiare, finisce dentro una conchiglia. Gli anni dell'adolescenza maturano Margherita trasformandola in una creatura stupenda. La conchiglia nel tempo, rende quella parte di predatore, che gli provoca del male, una stupenda e unica perla versandoci sopra lacrime di madreperla. La vita di Margherita, alla ricerca del Padre, scorre rapida fra tanti dolori che alla fine la porteranno a conoscere la gioia di vivere. Un libro all'altezza della precedente opera dell'autore (Bianca come il latte rossa come il sangue).

Leggi la recensione

25/06/2012 - psartiano
utente
Dopo Bianca come il latte rossa come il sangue Alessandro D'Avenia continua con questo romanzo la sua avventura di scrittore. Bella storia, forse ha qualcosa in più del primo, sicuramente un libro più maturo anche se la spontaneità che caratterizzava il primo romanzo era stata la fonte del suo successo. Questo secondo libro racconta la storia di Margherita, una ragazza alle prese con i soliti problemi adolescenziali: il passaggio alle superiori, il primo vero amore, l'amicizia..ma soprattutto la mancanza del padre che ha abbandonato la famiglia per un'altra donna. Margherita conosce una serie di persone che incastrerà nella sua storia, ovvero quella in cui si mette alla ricerca del padre e lo trova per riportarlo a casa. Da leggere assolutamente

Leggi la recensione

26/09/2012 - Gino
utente
Lo scrittore palermitano Alessandro d’Avenia torna dopo il suo grande successo con “Bianca come il latte rossa come il sangue” in libreria con un nuovo libro “Cose che nessuno sa” che ha sempre come temi cardine: l’adolescenza, la scuola, la perdizione e la crescita. Se prima eravamo accompagnati dalle avventure di Leo e Beatrice, ora vediamo protagonista una ragazza quattordicenne, Beatrice che sul finire dell’estate è accompagnata dal padre in barca, la scuola sta per iniziare, l’obbligo della crescita è vicino, le paure sono dietro l’angolo, non è tempo più per le futilità. Margherita è intimorita dal cambiamento, da quel nuovo che come ogni cosa è imprevedibile e inaspettato, troverà amici che sapranno capirla? Riuscirà ad essere in sintonia con il nuovo ambiente? Lei che si è sempre rifugiata nel suo guscio protetto dal calore e dall’affetto di un padre che inaspettatamente attraverso un messaggio telefonico fuggirà via. Ed ecco la perdizione, il dolore, la sofferenza, il chiedersi come mai, perché proprio a me tutto questo…Riuscirà a lenire il suo dolore nel calore della madre o del fratello o ancora della nonna Teresa dispensatrice di consigli e nonna simbolo di una vicinanza e un bene ristoratore? La scuola è scandita da interrogazioni, lezioni di matematica, latino e letteratura, con un professore disponibile, affabile dolce e gentile che è tanto bravo con i libri quanto disastroso con i suoi rapporti personali, vedasi Stella. A medicare le ferite del suo essere saranno Marta compagna di banco e Giulio primo amore con cui intraprenderà come Telemaco un viaggio alla ricerca del padre. Il mondo dei libri è presente nel libro soprattutto con L’Odissea che sarà simbolo di una lezione strumento di crescita che darà il la per prendersi ciò che nessuno può toglierci ma nello stesso tempo che nessuno sa. D’Avenia indaga come sempre il mondo degli adolescenti, barcamenandosi tra la scuola, l’insegnamento, l’evolversi di un’età che non ritorna indietro e come le perle delle ostriche è decodificata e trovata solo da mani pure e sapienti. “<<Chiudi>> gli disse fredda Margherita. Andrea obbedì, strizzando gli occhi, in attesa di istruzioni. <<Fino a quanto devo contare, Mita?>> le chiese oltre quello strato di legno divenuto un muro di cemento. Il bambino cercava di trasformare in gioco il più perfetto dei dolori. Ma il dolore per definizione non ha regole, canoni, leggi: è irregolare, asimmetrico, illegale. <<Per sempre.>> <<Che numero è? Io non lo conosco.>> <<Tu conta>> disse Margherita.” “Un libro può contenere tutto il caos del mondo, ma le sue pagine sono cucite insieme e numerate, il caos non scappa da lì. Ordinare i propri libri dando loro la forma dei suoi interessi e domande era un piacere non comune, che ripeteva ogni giorno per non annoiarsi troppo. Credeva ai libri con la fede di una religione, trovava più realtà tra le righe che per la strade, o forse aveva paura di toccare la realtà direttamente, senza lo scudo di un libro.” <<In realtà quando un predatore entra nella conchiglia nel tentativo di divorarne il contenuto e non ci riesce, lascia dentro una parte di sé che ferisce e irrita la carne del mollusco, e l’ostrica sì richiude e deve fare i conti con quel nemico, con l’estraneo. Allora il mollusco comincia a rilasciare attorno all’intruso strati di se stesso, come fossero lacrime: la madreperla. A cerchi concentrici costruisce in un periodo di quattro o cinque anni una perla dalle caratteristiche uniche e irripetibili. Ciò che all’inizio serviva a liberare e a difendere la conchiglia da quel che la irritava e distruggeva diventa ornamento, gioiello prezioso e inimitabile. Così è la bellezza: nasconde delle storie, spesso dolorose. Ma solo le storie rendono le cose interessanti…>>” “Nessuna perla è uguale all’altra. Nessuna perla e mai perfettamente simmetrica. E nelle cose di questo mondo è meglio tenersi lontani dalla perfezione: la luna quando è piena comincia a calare, la frutta quando è matura cade, il cuore quando è felice già teme di perdere quella gioia, l’amore quando raggiunge l’estasi è già passato. Solo le mancanze assicurano la bellezza, solo l’imperfezione aspira all’eternità. La perla se ne sta lì con quella sua irraggiungibile imperfezione, nata dal dolore. E dall’amore che lo abbraccia.”

Leggi la recensione

24/05/2013 - Michelle
utente
Io ti finirò! / Finito! Ma io ti finirò! Fosse anche solo per pura cocciutaggine... Questo mi dico pagina dopo pagina (mentre scrivo sono a 141 di 332, quasi a metà del tragitto). Alessandro d'Avenia deve aver scritto dei temi stupendi ai tempi della scuola, roba da rileggerli in classe per capirsi. Poi ha deciso di mettersi a scrivere e... E non ha capito che le parole sono costituite di materia delicata, sono fragili, impalpabili. Se le imbelletti troppo, anche se il trucco è elegante, si appesantiscono e diventano dolciastre. Non si fa un libro con la top ten delle frasi dei Baci Perugina ripieni di belle citazioni di letteratura romantica, non si fa. Ma io ti finirò! (E che cavoli, neanche fossi un saggio di semantica!) A questo punto della storia: Figlia, madre, nonna, zia, professore, etc etc in crisi perché il "padre" se n'è andato senza un perché. Io comincio a capirlo... 07.07.12 15.21 p.m. Finito! Trullallero-trullà, sono un mostro, eccomi qua! Tanto bello. poetico, lirico, profondo neh... Ma io ora VOGLIO, disperatamente voglio, un caffè amaro, un doppio whisky ed un sigaro puzzolente! Sono un mostro perché le ultime sei righe del libro sono queste: "Proprio te ringrazio, lettore, che hai accostato l'orecchio a questa storia, come si fa con una conchiglia. E spero che tu abbia provato nel leggerla ciò che ho sentito io nello scriverla: un po' più di amore per la vita e un po' più di misericordia per l'uomo" Ed a me è venuto uno spontaneo BLEAH! Perché non mi è piaciuto: C'è una piccola parolina di quattro lettere che mi ha tormentato per tutta la lettura: "come". E quel come me lo ritrovo anche nei ringraziamenti... E' troppo! Se potessi avere il conteggio automatico di quante volte appare questa parolina probabilmente il risultato sarebbe stupefacente. Per tutto il libro c'è un continuo e smodato uso della similitudine come artificio poetico (mi auguro in buonafede). Un esempio fra i tanti? pag.218 "La mattina intanto era esplosa come un soffione investito dai desideri di un bambino e si disperdeva in ogni angolo della città". Bello vero? Ora... Magari capita solo a me ma quando io leggo una frase elementare tipo "la mia casa" in quelle tre parole c'è un'immagine chiara che non comprende solo una costruzione ma persone che ti accolgono con un abbraccio, un profumo di soffritto la mattina di domenica, un gatto che ti si struscia contro, di tutto e di più. Se mi intontissero per 332 pagine con frasi del tipo "la mia casa accogliente come un giardino luccicante di rugiada in un mattino di tiepido sole in cui si dipana un delicato odore di gelsomino" o roba così non so voi ma a me verrebbe quasi voglia di rileggermi Christiane F. - Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino...

Leggi la recensione

15/07/2013 - martie93
utente
Dopo Bianca come il latte, rossa come il sangue, che mi è piaciuto moltissimo, forse mi aspettavo qualcosa di più da questo libro. Certe volte mi è sembrato troppo "forzato" sugli avvenimenti. Non fraintendetemi, è bello come libro, lo consiglio, belle parole, belle riflessioni, è la storia in se che mi ha preso poco. Ma ripeto, forse avevo alte aspettative.

Leggi la recensione

22/05/2015 - sofia
utente
Incipit: " Ha quattordici anni e sta seduta a prua. Gli occhi verdi, ridenti e malinconici, sono calamitati dall'orizzonte: una linea troppo netta per averne paura: Il mondo è una conchiglia. Fa eco alla luce, dà tutta quella che riceve, anche sotto forma di ombre. E la luce è l'unico comandamento dell'alba. Un comandamento ruvido, perchè quando viene alla luce viene da piangere" Cose che nessuno sa di Alessandro D'Avenia. Il libro inizia con un momento felice della protagonista Margherita, adolescente in gita in barca con il padre al quale confida le sue paure e la preoccupazione di cambiare scuola e di affrontare il liceo. Ma il primo giorno di scuola per Margherita sarà ancora più angosciante perchè il padre se n'è andato di casa senza nessuna spiegazione. £ I protagonisti principali in questo libro Margherita, un problematico professore di italiano e un ancor più problematico ragazzo del quale Margherita si innamorerà Giulio. Comprimaria è la nonna di Margherita con la sua saggezza popolare siciliana. Tutta la storia in sè semplice è contornata da citazioni letterarie e poetiche e musicali che ne fanno un film in parole.Una lettura dalla quale ricavare molte citazioni che diventano riflessioni di vita. Sicuramente una proficua lettura che consiglio. Nel mio profilo Facebook potrete leggere musica e citazioni.

Leggi la recensione

Immagine non disponibile

Bianca come il latte rossa come il sangue

Vai al libro

Immagine non disponibile

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Vai al libro

Immagine non disponibile

Bianca come il latte rossa come il sangue

Vai al libro

Immagine non disponibile

Cose che nessuno sa

Vai al libro

Immagine non disponibile

Cose che nessuno sa

Vai al libro

Immagine non disponibile

Bianca come il latte, rossa come il sangue

Vai al libro

Immagine non disponibile

Ciò che inferno non è

Vai al libro

Immagine non disponibile

L'arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita

Vai al libro

Immagine non disponibile

Ogni storia è una storia d'amore

Vai al libro