Questo libro Non tutti i bastardi sono di Vienna di Andrea Molesini l'ho letto per una fortunata coincidenza. Infatti non sempre leggo I premi Campiello se non attirata da qualche critica o recensione. Invitata dalla mia biblioteca a ritirare un premio come una dei lettori più assidui subito dopo c'è stata la presentazione di questo libro da parte dell'autore stesso.Andrea Molesini professore di storia presso l'Università di Padova è un oratore affabile e coinvolgente. ci ha letto L'incipit del libro e alcuni passi e ne sono rimasta affascinata. La vicenda viene narrata da un ragazzo diciassettenne Paolo Spada nobile che vive a Retongolo un paese vicino al Piave.Orfano dei genitori periti in un naufragio vive con i nonni nella villa che viene requisita dagli austriaci dopo la disfatta di Caporetto.Dirà in un passo “Pensavo allo sfacelo della seconda armata, più che alla villa invasa, ripensavo a quel fiume ininterrotto di contadini e di fanti: i carri dei poveri, le auto dei generali, i feriti abbandonati nei fossi. Non avevo mai visto tanti occhi devastati dal terrore. Gli occhi delle donne con i fagotti al collo, fagotti inerti, e fagotti gementi; non riuscivo a credere che il dolore di tutto un popolo in fuga, a cui fino allora non mi ero reso conto di appartenere, potesse toccarmi così dentro, e diventare mio, il mio dolore”.E' in effetti la fase più critica del conflitto e il giovane narratore descrive episodi tragici e dolorosi come le impiccagioni in piazza e la violenza subita da cinque ragazze.Il romanzo ha il sapore di romanzi d'altri tempi l'autore stesso ammette di aver subito il fascino del Gattopardo nello scrivere. Direi che la potenza descrittiva di Molesini ci trascina nell'epoca facendoci rivivere le vicende dei protagonisti. I personaggi femminili risaltano per la loro forza la nonna Nancy, Donna Maria e la quasi folle Giulia, per non parlare della cuoca Teresa e la figlia Loretta restano impresse come pure il parroco e Renato il custode-spia ci fanno capire come non tutti i bastardi sono di Vienna. Dio sembra lontano spicca in primo piano la follia dell'uomo e della guerra.Una lettura che mi ha veramente coinvolta. Consiglio!