Dio di illusioni, recensito da brontolo

Un ragazzo decide di scappare dalla sua insoddisfacente vita in California e per caso viene attratto da un opuscolo di un’ università del Vermont. A prima vista un luogo idilliaco, frequentato da studenti facoltosi. Tra i ragazzi del campus spicca un ristretto gruppo di studenti di greco, che paiono essere l’élite tra l’élite. Vivono isolati dagli altri, frequentando tutti i corsi con un solo docente, il professore di greco appunto, un uomo che pare insegnare al di fuori degli schemi e delle regole ,anche dell’università stessa. Il nuovo arrivato è attratto da questo gruppo che pare vivere una vita a parte e per un caso (in questo caso un locativo ) riesce ad essere ammesso in questa stretta cerchia di che ritiene di privilegiati. Si inventa una vita e un passato che non esistono per non sfigurare agli occhi dei nuovi compagni e piano piano viene coinvolto sempre più nel gruppo, nel quale però lui percepisce serpeggiare qualche segreto. Quelli che all’apparenza sembrerebbero i geni del campus ,tutti dotati di doti particolari , in verità vivono una vita abbastanza lontana dalla realtà: nella loro piccola cerchia ristretta si sono creati un mondo diverso, illusorio, dove si rifanno ai miti e alle leggi del passato, arrivando a celebrare riti dionisiaci che in una maledetta notte avranno una tragica conseguenza. Questo è il punto di svolta del romanzo. Da qui in poi inizia un effetto domino di eventi tragici che vanno a sgretolare il loro mondo solo in apparenza perfetto. I personaggi iniziano e perdere il loro il loro illusorio alone di superiorità , rivelandosi per quello che sono : dei deboli, malati, incapaci di gestire la vita e paurosi che questo loro piccola realtà che si sono costruiti possa crollare come un castello di carte. Invidie, paure, gelosie e debolezze escono allo scoperto .rivelando che tutto quello che sembrava era invece solo un’illusione. Devo dire che in qualche punto mi pareva che la scrittura diventasse un po’ prolissa ma , una volta finito il libro, ripensando a cosa si sarebbe forse potuto togliere , mi sono accorta che non avrei saputo cosa dire. Ogni singola parte è una piccola tessera imprescindibile che serve a comporre il mosaico dei personaggi e della storia. Definitelo romanzo di formazione, giallo, tragedia greca in chiave moderna , rimane sempre e comunque un bel libro.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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