A mezzo secolo dalla scoperta, l’identificazione dei Bronzi con Eteocle e Polinice, i figli di Edipo infausti protagonisti del duello fratricida nel mito dei Sette contro Tebe, e la loro realizzazione da parte della bottega dello scultore magnogreco Pitagora Reggino, sono largamente accettate in ambito accademico e mediatico, tanto da essere rimaste per anni, con tutta la premessa storica e documentale, sul sito ufficiale del Museo di Reggio Calabria. Eppure, scalfendo appena la superficie, anche chi non è uno specialista della grande arte antica può appurare che buona parte degli argomenti a supporto di questa “tesi definitiva” non regge alla prova di vari esami — iconografici, scientifici, logici. E dunque la verità è che… forse siamo vicini, ma non abbiamo ancora le frecce al centro del bersaglio. Questo libro spiega perché, nei minimi dettagli. E si spinge fino a una nuova ricostruzione, più semplice e più realistica, sia dell’identità dei personaggi che degli autori.