Qualcosa di scritto
  • 9788862200646
  • Ponte alle Grazie
  • 2012

Qualcosa di scritto

di Emanuele Trevi

Roma, primi anni Novanta. Mentre i sogni del Novecento volgono a una fine inesorabile e Berlusconi si avvia a prendere il potere, uno scrittore trentenne cinico e ingenuo, sbadato e profondo assieme trova lavoro in un archivio, il Fondo Pier Paolo Pasolini. Su quel dedalo di carte racchiuso in un palazzone del quartiere Prati, regna una bisbetica Laura Betti sul viale del tramonto: ma l'incontro con la folle eroina di questo libro, sedicente eppure autentica erede spirituale del poeta friulano, equivale per il giovane a un incontro con Pasolini stesso, come se l'attrice di "Teorema" fosse plasmata, posseduta dalla sua presenza viva, dal suo itinerario privato di indefesso sperimentatore sessuale e dalla sua vicenda pubblica d'arte, eresia e provocazione. "Qualcosa di scritto" racconta la linea d'ombra di questo contagio e l'inevitabile congedo da esso - un congedo dall'adolescenza e da un'intera epoca; ma racconta anche un'altra vicenda, quella di un'iniziazione ai misteri, di un accesso ai più riposti ed eterni segreti della vita. Una storia nascosta in "Petrolio", il romanzo incompiuto di Pasolini che vide la luce nel 1992 e che rivive qui in un'interpretazione radicale e illuminante. Una storia che condurrà il lettore per due volte in Grecia, alla sacra Eleusi: come guida, prima il libro postumo di Pier Paolo Pasolini, poi il disincanto della nostra epoca - in cui può tuttavia brillare ancora il paradossale lampo del mistero.


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Commenti (1)

19/09/2012 - sofia
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Qualcosa di scritto di Emanuele Trevi è stato nella cinquina degli autori partecipanti al Premio Strega 2012 vinto da Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi di Alessandro Piperno e solo due voti lo hanno separato dal vincitore.Catalogato come "romanzo" già fin dalle prime pagine mi sono accorta che il termine non era quello giusto.Qualcosa di scritto nasce da un'esperienza dell'autore che nel 1994 lavora presso Fondo Pier Paolo Pasolini nel tentativo di assemblare un libro con tutte le interviste di Pier Paolo Pasolini che Trevi chiamerà sempre con una sigla P.P.P.Laura Betti all'epoca dirigeva il Fondo Pier Paolo Pasolini con grinta ed entusiasmo e umore mutevole tanto che Trevi riferendosi a lei dirà sempre "La pazza".Qualcosa di scritto affronta anche un'altra P che è il romanzo incompiuto di Pasolini Petrolio, un enigma ancora insoluto.E su tutto incombe quel drammatico momento sul Lido di Ostia dove Pasolini fu ucciso.Un libro sicuramente di non facile lettura, ma affascinante per il mondo che dipinge. Un mondo in cui Pasolini si staglia come un intellettuale versatile poeta,romanziere, saggista, cineasta e pittore. Un personalità difficile da catalogare complessa da amare,ma che sempre viene ricordato nei suoi film Teorema, Uccellacci uccellini ,Il Vangelo secondo Matteo solo per citarne alcuni. Un libro che dopo averlo letto resta dentro e non ti lascia più. Bello Da leggere!

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