Qualcosa di scritto, recensito da sofia

Qualcosa di scritto di Emanuele Trevi è stato nella cinquina degli autori partecipanti al Premio Strega 2012 vinto da Inseparabili. Il fuoco amico dei ricordi di Alessandro Piperno e solo due voti lo hanno separato dal vincitore.Catalogato come "romanzo" già fin dalle prime pagine mi sono accorta che il termine non era quello giusto.Qualcosa di scritto nasce da un'esperienza dell'autore che nel 1994 lavora presso Fondo Pier Paolo Pasolini nel tentativo di assemblare un libro con tutte le interviste di Pier Paolo Pasolini che Trevi chiamerà sempre con una sigla P.P.P.Laura Betti all'epoca dirigeva il Fondo Pier Paolo Pasolini con grinta ed entusiasmo e umore mutevole tanto che Trevi riferendosi a lei dirà sempre "La pazza".Qualcosa di scritto affronta anche un'altra P che è il romanzo incompiuto di Pasolini Petrolio, un enigma ancora insoluto.E su tutto incombe quel drammatico momento sul Lido di Ostia dove Pasolini fu ucciso.Un libro sicuramente di non facile lettura, ma affascinante per il mondo che dipinge. Un mondo in cui Pasolini si staglia come un intellettuale versatile poeta,romanziere, saggista, cineasta e pittore. Un personalità difficile da catalogare complessa da amare,ma che sempre viene ricordato nei suoi film Teorema, Uccellacci uccellini ,Il Vangelo secondo Matteo solo per citarne alcuni. Un libro che dopo averlo letto resta dentro e non ti lascia più. Bello Da leggere!

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

2012
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Qualcosa di scritto

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2021
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Due vite

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