la stanza delle torture
  • 9788854136267
  • Newton & Compton
  • 2012

la stanza delle torture

di Stuart MacBride

Alison McGregor e sua figlia Jenny, di sei anni, sono le star di Aberdeen: il loro talento canoro le ha portate dritte alla semifinale del più seguito reality show nazionale, riempiendo di orgoglio l'intera città. E avrebbero avuto ottime possibilità di vincere se qualcuno non le avesse rapite nel cuore della notte per poi chiedere un riscatto con un videomessaggio. Le regole del gioco sono semplici: i cittadini hanno quattordici giorni di tempo per raccogliere il denaro che consentirà alle loro eroine di tornare a casa sane e salve; se il denaro non sarà sufficiente, Alison e Jenny moriranno; se il messaggio non sarà diffuso dai media, Alison e Jenny moriranno; se l'attenzione del pubblico verrà meno, Alison e Jenny moriranno. L'indagine, affidata al sergente Logan McRae e ai suoi colleghi, si rivela più difficile del previsto e rischia di arenarsi per mancanza di indizi, ma mentre la comunità trattiene il respiro sotto gli onnipresenti riflettori, la polizia comincia a ritrovare pezzi del corpo della piccola Jenny. Appare chiaro che la faccenda, a dispetto del clamore che la circonda, è dannatamente seria, perché quando le luci della ribalta colpiscono una città come Aberdeen, le ombre emergono con tutta la loro forza e più nere che mai.


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Commenti (1)

07/04/2012 - brontolo
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Torna McBride, sempre duro, cinico, spietato, non solo per la scelta di un linguaggio che non fa sconti, ma anche e soprattutto nella scelta dei temi. Il libro parla del rapimento di due protagoniste di un reality- show , una giovane madre con la figlia. Nel raccontare la storia, l'autore non risparmia dure critiche al sistema che crea dal nulla dei personaggi cha vanno a colpire l'immaginario collettivo, scatendando false speranze,invidie, gelosie, tentativi di emulazione e soprattutto alimentano un gran giro di soldi.Non c'è buonismo nei libri di McBride e nemmeno un tentativo di abbellire fatti o personaggi : buoni e cattivi sono descritti con le loro debolezze, paure, errori e fragilità. e il lieto fine non è mai "completo", spesso anzi è solo un sogno, un desiderio.Anche le forse di polizia non vengono risparmiate. I tutori dell'ordine non sono quegli esseri perfetti ed invincibili che si trovano in molti libri : errori, omissioni, operazioni fallite per incompentenza , tutto viene descritto con grande realismo. Un libro che prende ritmo sin dalle prime pagine, catapultando dentro la storia e portando sino alla fine senza dare segni di cedimento. I due protagonisti principali sono una vecchia conoscenza per i lettori di McBride; io trovo irresistibile soprattutto il comissario STeel, una donna cinica, dura,ironica,capace , leale , tosta e anche volgare come poche altre : indimenticabile!

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