Carne e sangue, recensito da killthemall

1935-2035.Cento anni.Dal passato al futuro.E,tra i due,le vite delle persone.Ognuna diversa;ognuna chiusa in se stessa e aperta agli altri per quel tanto che la sua natura gli permette;ognuna sublime e disperata insieme;ognuna invincibile e impotente insieme;ognuna che avanza,e mentre avanza cambia,e mentre cambia si avvicina alla fine.E Cunningham,queste vite,ce le fa conoscere tutte.E ci fa conoscere il desiderio e il bisogno estremo dell'individuo di realizzare se stesso,al di là delle convenzioni e delle dinamiche famigliari. Questo libro,come molti della narrativa statunitense contemporanea,è un occhio critico sulla società americana,una mano che alza il velo del perbenismo e ci mostra una famiglia non come appare o come vorrebbe essere,ma come è in realtà. Non è certo il primo libro nel suo genere,ma è ben scritto,ben articolato e molto,molto commovente.Ogni personaggio ci narra se stesso e il suo modo di vedere o meglio di sentire il mondo e i sentimenti,e la strada che intraprende per tentare di realizzare se stesso, in uno stile immediato ma anche istintivo che è anche quello con cui anche noi percepiamo noi stessi e le dinamiche della realtà nella quale siamo inseriti. Verso la fine forse un po' troppo drammatico,ma ci sta anche questo:in fondo è, un libro drammatico. Comunque,bello e sicuramente da leggere.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

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2002
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Carne e sangue

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2003
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14/09/2005
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Giorni memorabili

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