l'umore del caffe
  • 9788863921342
  • Cult editore
  • 2011

l'umore del caffe

di Marco Miele

Un omicidio di quattro ragazzi di ritorno da una festa sulla spiaggia, strazia la quiete di un paese della Maremma. Ginepre. Ventanni dopo un ispettore di polizia torna nel paese per tutt'altri motivi e si trovere a dover..e voler risolvere a tutti i costi il caso.Un libro questo l'Umore del caffè, che ti sorprende da subito, ti disorienta.. anche se la trama è un coldcase non originalissimo, è gradevole e il linguaggio mi piace per schiettezza. A tratti divertente a tratti drammatico, il giallo trova la sua soluzione solo alla fine con alcuni colpi di scena. I protagonisti sono gente comune... con tanto di soprannomi. Mi piace e lo consiglio a tutti!


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Commenti (2)

17/04/2012 - sbranaluca
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Solo l’ enigmatico titolo e la particolarità della copertina, la dicono lunga su questo inedito giallo dell’ emergente Marco Miele. Si respira la Maremma in ogni pagina del libro ed in particolar modo il linguaggio alla “Livornese”, fa scoprire perfettamente il mondo in cui si muove lo scrittore. I personaggi sono sottolineati da un intreccio di soprannomi, che immedesima perfettamente il lettore nelle caratteristiche di ognuno di loro. Il racconto apre l’immaginazione del lettore, e lo proietta all’interno del film che scorre davanti ai nostri occhi, come se fossimo seduti a guardarlo davanti allo schermo di un cinema. In sintesi un racconto secco, coinciso, asciutto.. ma frizzante in cui, scoprire l’ assassino , è solo un mezzo per capire, come dice l’autore, “ la bella gente delle nostre parti”, dove il valore dell’ amicizia è il cardine su cui ruota tutto il racconto. Assolutamente da non perdere, 200 pagine da bere tutte di un fiato, ed un finale degno d’un giallista incallito. Complimenti Mr. Miele, aspettiamo con ansia un sequel.

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25/04/2012 - masspelle
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L'umore del caffè di Marco Miele, un libro gradevole e interssante,divertente Struttura narrativa facile grazie ai brevi capitoli, e ad un utilizzo dell’elemento temporale altalenante, che consentono al lettore di seguire gli eventi con facilità. Dialoghi chiari, un mistero ben costruito, e uno stile narrativo chiaro e lineare, con l’ ”io “ narrante, e punti di vista esterni rendono questo libro piacevolissimo, un giallo avvincente. Il protagonista ( anche se forse non lo è) ,non certo un eroe, poco descritto quasi a lasciare spazio agli altri. I personaggi sono descritti negli aspetti essenziali ed il linguaggio è netto, schietto, realistico e duro, come si addice alla storia descritta e soprattutto all’ambientazione. L'uso della punteggiatura piuttosto personale, che riesce, con le interruzioni improvvise, riesce a tenere alta l’attenzione del lettore( magari troppi …puntini) Certo, qualche refuso qua e là si trova, probabilmente semplici( editing?) disattenzioni che, in ogni caso, non tolgono nulla al libro che è davvero piacevole, un giallo ricco di colpi di scena e suspense che riesce a mantenere alta l'attenzione senza eccessivi spargimenti di sangue né violenza gratuita. Devo aggiungere che c’è una scena scena di sesso, veramente bella, reale, eccitante. La trama sembra semplice, quasi prevedibile nell'evolversi di certe situazioni, ma è solo apparenza. Una strage di ragazzi dopo una festa sulla spiaggia dopo gli esami di maturità, un classico di demarcazione della linea d’ombra all’italiana. Il Nero torna a Ginepre per assistere il babbo e diventare il temporaneo capo della polizia locale, con gli amici di un tempo, mai dimenticati ma mai cercati per venti anni, si rivede e cerca se stesso, riuscendoci? Forse no. Ritrova il parroco insegnate di religione, la vecchia fiamma compagna di scuola, il grande amico l’Ora ( il mio preferito) lo” scacciafica” del gruppo, e ritrova Legno, il miglior amico. I protagonisti si dividono in due periodi ben precisi e vivono e parlano con il linguaggio locale, evidenziato dal corsivo nei periodi più dialettali. A tratti veramente divertente, il racconto non nasconde certe note malinconiche che fanno parte dell’umano vivere. Il mistero del giallo si svela solo alla fine ma lascia ampi spazi per il seguito o addirittura una serialità che avrebbe anche una sua collocazione cinematografica. Mi sono divertito. Lo consiglio

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