A volte ritorno
  • 9788858405475
  • Einaudi
  • 2012

A volte ritorno

di John Niven

Dopo una vacanza di qualche secolo Dio è tornato in ufficio, in Paradiso, e per prima cosa chiede al suo staff un brief sugli ultimi avvenimenti. I suoi gli fanno un quadro talmente catastrofico - preti che sodomizzano i bambini, enormità di cibo sprecato e popolazioni che muoiono di fame... - che Dio si vede costretto a rimandare giù il figlio per dare una sistemata. JC (Jesus Christ) gli dice: "Sei sicuro sia una buona idea? Non ti ricordi cosa è successo l'altra volta?" Ma Dio è irremovibile. Così JC piomba a NY, dove vive con alcuni drop-out e ha modo di rendersi conto in prima persona dell'assurdità del mondo degli uomini. Decide di agire. E dopo essere diventato un moderno idolo delle folle partecipando a un programma tipo X Factor per diffondere il vecchio e nuovo Verbo, coi soldi vinti fonda in Texas una comunità che dà alloggio a tossici, puttane e alternativi. Ma chi si dà da fare per i marginali della terra non è propriamente ben visto dalle autorità...


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Commenti (3)

22/04/2012 - crify
utente
Cosa succederebbe se oggi Gesù tornasse sulla Terra? Probabilmente la storia si ripeterebbe...Con questo romanzo John Niven ipotizza un ritorno di Cristo, ma si tratta di un Cristo moderno, inviato a New York, destinato a partecipare a un talent show per poter diffondere la Parola. Perchè ormai si tende ad ascoltare solo chi esce da questi programmi. A parte il linguaggio un po' troppo volgare e determinati atteggiamenti dei "personaggi sacri" discutibili, l'idea di fondo è buona e originale, il messaggio che manda l'autore è molto forte ma sicuramente veritiero! Elemento negativo: il prezzo. (19euro) Leggete e non dimenticate: "..Fate i bravi.."

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05/06/2012 - pitulina
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Cosa succederebbe se Gesù venisse di nuovo catapultato sulla Terra? E se, per avere maggiore pubblico, diventasse un concorrente di un notissimo programma musicale (American Popstar), nonchè una star? E se l'unico Suo comandamento fosse "Fate i bravi"? Saremmo capaci, stavolta, di riconoscerlo o ripeteremmo gli stessi identici errori? Gesù e i suoi amici sgangherati attraverseranno gli States da New York a L.A. per partecipare a questo talent show e le risate (così come le riflessioni) sono assicurate. Un gioiellino. Si astengano i troppo bigotti, i puritani, chi si potrebbe sentire offeso da parolacce varie. (e ve lo dice una che in Dio e in Gesù ci crede, eccome) ;)

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13/08/2012 - brontolo
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Immaginate che Dio si sia preso cinque giorni di vacanza per andare a pescare e che al ritorno sia informato dai santi di quanto sia successo in quei pochi giorni di assenza, che però corrispondono a 500 anni terrestri. Immaginate poi che Dio sia pochino diverso dalle solite rappresentazioni: qui è un frickettone, cinico ed ironico che si rilassa fumando marijuana e che si stupisce di quanto gli uomini ,Mosè in primis, siano riusciti ad incasinare, a distorcere e a travisare l’unico comandamento che lui abbia effettivamente mai dato alle sue creature: “Fate i bravi”. Che fare allora per porre rimedio al disastro? Non rimane che rimandare sulla terra Gesù Cristo per diffondere nuovamente il suo messaggio. Ed ecco che a New York arriva un Gesù con scalcagnate scarpe Converse e pantaloni sdruciti a sigaretta. Gran chitarrista per di più, essendosi esercitato in paradiso nientemeno che con Hendrix. Un alternativo in tutto e per tutto non tanto nel vestire quanto nel pensare. Ma come far conoscere il messaggio del padre? Facile, si va nello spettacolo più seguito in assoluto una sorta di “X factor” per la scoperta di nuovi talenti. Raccogliendo intorno a sè come sempre i più umili e i diseredati Gesù inizia la sua missione. Ma se i concetti di bontà, comprensione, condivisione e accettazione del prossimo duemila anni fa facevano paura, oggi fanno addirittura terrore e quindi reinizia la persecuzione.Gli uomini non imparano dai loro errori. Libro che mi ha divertito molto, l’inizio è esilarante con la cinica osservazione di Dio di quanto gli uomini siano riusciti a incasinare tutto. Qualcuno l’ha accusato di blasfemia, io l’ho solo trovato molto ironico ed arguto. Con questo stratagemma l’autore mette in evidenza quanto spesso gli uomini si dichiarino dei buoni credenti, qualunque sia il loro Credo, rispettando solo in apparenza i dettami di carità e perdono che sono comuni a tutte le religioni. Spesso alcuni passi delle scritture, siano esse la Bibbia o il Corano, vengono manipolati e distorti con scorrette interpretazioni . Spietata la descrizione della società americana dell’apparire , dove tutto è sottomesso al dio denaro, dove il tentativo di manipolazione è all’ordine del giorno e dove dietro ad un’ostentata religiosità si nascondono i più grandi bigotti e razzisti. Un libro che fa riflettere divertendo e facendo fare anche parecchie risate: a mio parere la blasfemia è ben altro.

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