A volte ritorno)
Narrativa

A volte ritorno, recensito da brontolo

Immaginate che Dio si sia preso cinque giorni di vacanza per andare a pescare e che al ritorno sia informato dai santi di quanto sia successo in quei pochi giorni di assenza, che però corrispondono a 500 anni terrestri. Immaginate poi che Dio sia pochino diverso dalle solite rappresentazioni: qui è un frickettone, cinico ed ironico che si rilassa fumando marijuana e che si stupisce di quanto gli uomini ,Mosè in primis, siano riusciti ad incasinare, a distorcere e a travisare l’unico comandamento che lui abbia effettivamente mai dato alle sue creature: “Fate i bravi”. Che fare allora per porre rimedio al disastro? Non rimane che rimandare sulla terra Gesù Cristo per diffondere nuovamente il suo messaggio. Ed ecco che a New York arriva un Gesù con scalcagnate scarpe Converse e pantaloni sdruciti a sigaretta. Gran chitarrista per di più, essendosi esercitato in paradiso nientemeno che con Hendrix. Un alternativo in tutto e per tutto non tanto nel vestire quanto nel pensare. Ma come far conoscere il messaggio del padre? Facile, si va nello spettacolo più seguito in assoluto una sorta di “X factor” per la scoperta di nuovi talenti. Raccogliendo intorno a sè come sempre i più umili e i diseredati Gesù inizia la sua missione. Ma se i concetti di bontà, comprensione, condivisione e accettazione del prossimo duemila anni fa facevano paura, oggi fanno addirittura terrore e quindi reinizia la persecuzione.Gli uomini non imparano dai loro errori. Libro che mi ha divertito molto, l’inizio è esilarante con la cinica osservazione di Dio di quanto gli uomini siano riusciti a incasinare tutto. Qualcuno l’ha accusato di blasfemia, io l’ho solo trovato molto ironico ed arguto. Con questo stratagemma l’autore mette in evidenza quanto spesso gli uomini si dichiarino dei buoni credenti, qualunque sia il loro Credo, rispettando solo in apparenza i dettami di carità e perdono che sono comuni a tutte le religioni. Spesso alcuni passi delle scritture, siano esse la Bibbia o il Corano, vengono manipolati e distorti con scorrette interpretazioni . Spietata la descrizione della società americana dell’apparire , dove tutto è sottomesso al dio denaro, dove il tentativo di manipolazione è all’ordine del giorno e dove dietro ad un’ostentata religiosità si nascondono i più grandi bigotti e razzisti. Un libro che fa riflettere divertendo e facendo fare anche parecchie risate: a mio parere la blasfemia è ben altro.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

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