Il cacciatore di aquiloni
  • 9788838483554
  • Piemme
  • 2004

Il cacciatore di aquiloni

di Khaled Hosseini

Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più. Fonte http://www.ibs.it/code/9788838481727/hosseini-khaled/cacciatore-aquiloni.html


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Commenti (7)

04/05/2011 - sofia
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Khaled Hosseini medico afgano vive negli Stati Uniti dal 1980 autore anche dello stupendo libro Mille splendidi soli si consacra autore famoso con Il cacciatore di aquiloni racconta la storia di due bambini di diverse etnie.Amir e Hassan hanno trascorso a Kabul la loro infanzia felice e formavano una coppia eccezionale nei tornei cittadini di combattimenti tra aquiloni. Niente al mondo però può cambiare certi dati di fatto: l’uno pashtun, l’altro hazara; l’uno sunnita, l’altro sciita; l’uno padrone, l’altro servo. Una storia di amicizia attraverso trent'anni di storia ...Un libro che mi ha lasciato con un nodo alla gola affascinata da questa meravigliosa storia che parla di un mondo violento dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.da leggere e rileggere!

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02/09/2011 - val51
utente
Il cacciatore di aquiloni è il primo romanzo dello scrittore americano di origine afgana Khaled Hosseini. E' la storia di due bambini di diverse etnie ambientato in Afganistan, Pakistan e USA. Un bambino e' Amir, ragazzo afghano di etnia Pashtun; il secondo è Hassan, di etnia hazara, che insieme al padre Alì presta servizio nella casa di Amir. I due bambini, praticamente coetanei, crescono assieme nella città di Kabul, anche senza diventare amici nel vero senso della parola. La loro più grande passione è partecipare all'evento del quartiere: la caccia agli aquiloni. Durante l'invasione sovietica in Afghanistan, Amir e suo padre scappano in California. Trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul, e Amir ha commesso la colpa terribile di non aiutarlo, egli riceve una telefonata nella sua casa di San Francisco, capisce allora di non avere scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza, ma anche una scoperta sconvolgente. Il libro illustra la vita crudele in Afganistan negli anni 70 dove i deboli subivano violenze e i privilegiati vivevano da turisti Davvero un ottimo libro scritto in maniera magistrale, coinvolgente il racconto. Il protagonista risulta molto reale specialmente per la sua profonda crescita umana e morale che avviene durante il romanzo. Il finale e' forse un po' troppo irreale. Consigliato vivamente

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02/09/2011 - val51
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Il cacciatore di aquiloni è il primo romanzo dello scrittore americano di origine afgana Khaled Hosseini. E' la storia di due bambini di diverse etnie ambientato in Afganistan, Pakistan e USA. Un bambino e' Amir, ragazzo afghano di etnia Pashtun; il secondo è Hassan, di etnia hazara, che insieme al padre Alì presta servizio nella casa di Amir. I due bambini, praticamente coetanei, crescono assieme nella città di Kabul, anche senza diventare amici nel vero senso della parola. La loro più grande passione è partecipare all'evento del quartiere: la caccia agli aquiloni. Durante l'invasione sovietica in Afghanistan, Amir e suo padre scappano in California. Trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul, e Amir ha commesso la colpa terribile di non aiutarlo, egli riceve una telefonata nella sua casa di San Francisco, capisce allora di non avere scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza, ma anche una scoperta sconvolgente. Il libro illustra la vita crudele in Afganistan negli anni 70 dove i deboli subivano violenze e i privilegiati vivevano da turisti Davvero un ottimo libro scritto in maniera magistrale, coinvolgente il racconto. Il protagonista risulta molto reale specialmente per la sua profonda crescita umana e morale che avviene durante il romanzo. Il finale e' forse un po' troppo irreale. Consigliato vivamente

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03/02/2012 - Gino
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Si dice che il tempo guarisca ogni ferita. Ma, per Amir, il passato è una bestia dai lunghi artigli, pronta a riacciuffarlo quando meno se lo aspetta. Sono trascorsi molti anni dal giorno in cui la vita del suo amico Hassan è cambiata per sempre in un vicolo di Kabul. Quel giorno, Amir ha commesso una colpa terribile. Così, quando una telefonata inattesa lo raggiunge nella sua casa di San Francisco, capisce di non avere scelta: deve tornare a casa, per trovare il figlio di Hassan e saldare i conti con i propri errori mai espiati. Ma ad attenderlo, a Kabul, non ci sono solo i fantasmi della sua coscienza. C'è una scoperta sconvolgente, in un mondo violento e sinistro dove le donne sono invisibili, la bellezza è fuorilegge e gli aquiloni non volano più.

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18/05/2012 - Michela
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senza parole...così ci si sente dopo averlo letto. ci si ritrova in un ambiente diverso, diverse tradizioni e diversi usi... e ci si chiede " possibile??"... è il libro della verità, delle accuse, della tragicità... senza parole...

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09/02/2013 - Rosa Mazzarrino
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La storia di due bambini, nati in Afganistan: Amir il figlio del padrone e Hassan il suo servo che per lui avrebbe fatto di tutto; un libro pieno di verità seppellite, di errori lasciati alle spalle, di cose non dette e non fatte che, però, prima o poi ritorneranno a galla: la verità e gli errori di Babà che hanno avuto conseguenze irrimediabili sul carattere di Amir rendendolo debole e forse vigliacco e sulla vita del povero Hassan che ha dovuto sempre subire; irrimediabilmente ti viene da pensare che se questo padre così fiero e orgoglioso avesse avuto il coraggio di affrontare le conseguenze di quello che aveva fatto, l’infanzia del povero Hassan e anche di suo figlio sicuramente non sarebbero state violate, le loro vite non gli sarebbero state rubate …ma purtroppo la cultura di questo paese, la sua storia e le sue tradizioni, il suo carattere costituiscono una realtà vera, piena di violenza e quanto mai attuale. Un libro che tocca il cuore perché ti sbatte in faccia la fortuna di essere nata in un altro mondo, in un mondo più “umano e civile”..un libro certamente meraviglioso ma molto triste perché, alla fine, ti lascia con la consapevolezza che, purtroppo, può anche non essere una storia inventata e che sicuramente in Afganistan e non solo là, ci sono tanti Hassan e tanti poveri Sorhab che difficilmente sorrideranno di nuovo.

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17/03/2013 - palmaleona
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Pur non appartenendo al genere di libri che leggo, questo mi ha commosso ed appassionato. La crudezza delle divisioni etniche e delle violenze commesse dai talebani colpisce nel profondo. La propaganda antiterroristica ha portato molta gente a pensare che l'Afghanistan fosse la terra dei talebani, mentre in realtà è anche la terra di tanta gente che ha subito le loro barbarie e l'onta di essere identificati con loro. Le pagine scorrono veloci, le emozioni incalzano e lasciano il lettore spesso senza fiato. L'autore ha il dono di conferire ai suoi personaggi un'estrema dolcezza e delicatezza,un'umanità commovente pervade le loro vicende. L'ho apprezzato tantissimo, non posso che dire che lo consiglio a tutti gli amanti della bella scrittura e della narrazione ricca e scorrevole.

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