Mare al mattino
  • 9788806211134
  • Einaudi
  • 2011

Mare al mattino

di Margaret Mazzantini

Farid e Jamila fuggono da una guerra che corre piú veloce di loro. Angelina insegna a Vito che ogni patria può essere terra di tempesta, lei che è stata araba fino a undici anni. Sono due figli, due madri, due mondi. A guardarlo dalla riva, il mare che li divide è un tappeto volante, oppure una lastra di cristallo che si richiude sopra le cose. Ma sulla terra resta l’impronta di ogni passaggio, partenza o ritorno – che la scrittura, come argilla fresca, conserva e restituisce. Un romanzo di promesse e di abbandoni, forte e luminoso come una favola.


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Commenti (3)

06/12/2013 - Matik2003
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"La nonna disse chi ti risarcisce di quello che ti hanno rubato? Avevamo uliveti e amici. Avevamo una storia." "Suo padre diveva che Angelina era rimasta un'esule. Una persona che aspetta di ripartire." Con la sua scrittura asciutta, diretta ed essenziale Margarat Mazzantini ci racconta di tutte quelle persone che vengono strappate alla vita di tutti i giorni, alle loro tradizioni e cultura perchè nel loro paese il "dittatore" di turno fa scoppiare una guerra e ben presto si vedono costretti a fuggire per cercare un mondo migliore che li accolga. Ci racconta del dolore che provano, del non sentirsi più parte di una realtà, di un mondo, si sentono incompleti, vivono di ricordi e di profumi che ormai non ritroveranno più, soffrono e vivono sospesi a quell'attimo in cui tutto è andato perso, il mondo per loro si è fermato al giorno della loro fuga. Sperano di trovare pace e un po' di fortuna nel paese che li accoglierà, per poter un giorno rivedere la loro terra nella quale cercheranno ciò che hanno lasciato, ma non sarà così il tempo passa e tutto cambia sia i luoghi che le persone. Purtroppo c'è anche chi non raggiungerà mai la terra della speranza e che soccomberà in quel mare nero, così grande, immenso che è bello per chi lo vede per la prima volta, ma che sa essere così impetuoso, violento e crudele da divorarti in un attimo, soprattutto se affrontato con barconi di fortuna, vecchi e sfasciati. Un libro che affronta un tema attualissimo visto ciò che accade ogni giorno a Lampedusa, che ci porta a riflettere e che mi ha fatto provare dolore, tristezza e angoscia. "Angelina sa cosa vuol dire ricominciare. Voltarsi e non vedere più niente, solo mare. Le tue radici inghiottite dal mare, senza alcuna ragione accettabile. Angelina ha imparato a convivere con l'irragionevolezza umana. La sola immagine di quel dittatore (Gheddafi) col turbante e gli occhiali da sole la rendeva aliena, strana."

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09/08/2015 - Monica Boldoni
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Fa ridere è un ragazzino libico costretto dalla guerra a lasciare il suo Paese insieme alla giovane madre rimasta vedova. Vito è il figlio di Angelina, un'italiana che ha vissuto in Libia fino all'età di 11anni e che è stata costretta a tornare in patria con i genitori dopo il colpo di Stato che ha portato al potere Gheddafi. Lo stesso mare accomuna la storia di questi due figli e di queste due madri, gli stessi Paesi, Italia e Libia, che accolgono e respingono. L'autrice dipinge i sentimenti di queste persone sullo sfondo della storia della Libia, dalla colonizzazione alla fine della dittatura. Una poesia molto attuale che fa riflettere.

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05/02/2018 - sofia
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Notizie sull'autore: MARGARET MAZZANTINI Scrittrice, drammaturga e attrice italiana. Figlia dello scrittore Carlo Mazzantini e di una nota pittrice irlandese, si diploma presso l'Accademia Nazionale d'Arte Drammatica all'inizio degli anni anni Ottanta. Successivamente si esibisce come attrice di teatro, cinema e televisione ma è conosciuta soprattutto come scrittrice; ha infatti esordito in letteratura con Il catino di zinco (Marsilio Editori, 1994), vincitore del Premio Campiello e del premio Opera Prima Rapallo-Carige. Con Non ti muovere (Mondadori 2002) ha vinto il premio Strega. Nel 2008 la Mazzantini è ritornata nelle librerie con il romanzo Venuto al mondo. Del 2011 è Nessuno si salva da solo (Mondadori). Del 2011 è Mare al mattino (Einaudi); del 2013 è un altro romanzo edito da Mondadori: Splendore. Sinossi:Due figli, due madri. Due madri, due mondi: le due sponde di un unico mare. Un romanzo breve come una favola: di qua e di là dal mare, l'esilio di chi non è piú intero in nessun luogo. C’è un tratto di mare che è ponte e confine tra due Paesi. Farid lo vede per la prima volta la notte che fugge dalla sua casa ai confini del deserto, lasciandosi alle spalle la gazzella che mangiava dalle sue mani: «credeva di poterci camminare sopra come le navi, invece è bagnato e succhia da sotto». Vito, dalla Sicilia, guarda quello stesso mare come una discarica di avanzi e di barche mai arrivate. Ne raccoglie le grida, ne conserva le tracce. Sono pezzi di memoria: la sua, quella di Farid e di tutti quelli che saranno i suoi e i nostri figli. E poi ci sono le madri. Angelina, che di quel mare ha lo stesso sguardo azzurro, la stessa calma, e dentro la tempesta. E Jamila, che spera di veder morire suo figlio prima di lei per non lasciarlo morire da solo – e dire che quel viaggio doveva durare quanto una ninna nanna. C’è tutta la gente che ha sognato «una terra facile, senza armi. Una benedizione. Non sapeva che fosse senza fine, che gridasse da tutte le parti». Dopo Venuto al mondo, Margaret Mazzantini torna a farsi carico di una storia controversa, quella che unisce l’Italia e la Libia. Dagli italiani spinti in Africa dal fascismo alla cacciata dei Tripolini nel 1970, fino alle migrazioni imposte da una guerra ancora in corso, la scrittrice dà voce a chi è sempre costretto a lasciare, perdere, rinunciare, a volte in cambio di niente. Una favola viva e pulsante, capace di trasformare il dolore in letteratura: Mare al mattino è la conferma di un talento raro, e la dimostrazione che è ancora possibile parlare a un pubblico vasto senza rinunciare alla qualità della scrittura. Cosa ne penso io: Due storie tragiche che hanno per protagonista il mare. Farid e Jamila cercano la salvezza al di là del mare ma per Farid non ci sarà salvezza il mare se lo porterà via infrangendo le sue speranze e quelle di Jamila. Commovente anche la storia dei tripolini scacciati dalla Libia e diventati emigranti nella loro patria. Due storie commoventi dal sapore di una fiaba, ma il mare purtroppo non perdona. Letto tutto d'un fiato commuovendomi molto Grazie a Gabriella Sardo Consigliato!

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