Norwegian Wood
  • 9788806183158
  • Einaudi
  • 2006

Norwegian Wood

di Haruki Murakami

Per le strade di Tokyo, affollato crocevia di solitudini, Toru e Naoko, due ragazzi non ancora ventenni, camminano insieme in silenzio. Non sanno cosa dirsi, o forse hanno paura, parlando, di sfiorare il segreto che li tiene sospesi in mezzo alla folla: il ricordo di una sconvolgente tragedia che qualche anno prima li ha legati e divisi per sempre. Una struggente storia d’amore ambientata nel clima inquieto del Sessantotto giapponese, tra lotte studentesche e passioni culturali e politiche. Scandito da una colonna sonora d’eccezione, dai Beatles ai Doors, da Bill Evans a Miles Davis, il libro è il racconto di un’adolescenza che già sfuma nel mito. Fonte http://www.lafeltrinelli.it/products/9788806183158/Norwegian_Wood/Haruki_Murakami.html


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Commenti (6)

12/06/2011 - Moraschi
utente
"LA MORTE NON E' L'OPPOSTO DELLA VITA, MA UNA SUA PARTE INTEGRANTE” Norwegian Wood è un libro sulla fragilità umana. Murakami ha descritto i protagonisti del suo libro in modo vero, realistico, le loro vicende coinvolgono con interesse ed empatia. a tratti surreale, triste, tenero e malinconico Affronta degli argomenti seri come l’amicizia e l’amore e angoscianti come la malattia il suicidio e la morte. Il tutto condito con esercitazioni sessuali che secondo me poteva anche tralasciare tranquillamente, il libro mi sarebbe piaciuto forse di più

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13/10/2011 - sofia
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Norwegian Wood, Tokio blues è un libro che ha riscosso un successo mondiale. L'autore è il giapponese Haruki Murakami è stato recentemente in corsa per il Premio Nobel per la Letteratura ed ha scritto questo libro nel 1997.Un personaggio straordinario il protagonista Watanabe Buru, pieno dei dubbi tipici dell'adolescenza, la paura di sbagliare che tutti abbiamo provato in quel periodo.Vive a Tokio dove studia all'università, abita in un collegio dove non lega con nessuno se non con il suo compagno di stanza che dipinge in modo umoristico e con KIsuki e la sua ragazza Naoko formando un terzetto improbabile.Quando Kisuki si suicida tutti e due rimarranno sconvolti, ma soprattutto Naoko rimarrà segnata.Watanabe al contatto della morte del suo amico scoprira à il concetto citato nel Paradiso Perduto di Milton che la morte non è l'antitesi della vita ma solo una sua parte intrinseca.Reincontrerà Naoko dopo mesi e ma lei non può contraccambiare l'amore di Toru perchè altrimenti si "sgretolerebbe" come dice lei stessa.E' un libro triste si ma vero e poetico nelle descrizioni un romanzo che inquadra alla perfezione la solitudine umana e che tocca con immensa sensibilità la piaga del suicidio giovanile, ancora ora vivissima in Giappone.Le figure femminili ben delineate :la fragile Naoko che sceglierà di lottare da sola contro le sue paure isolandosi in una comunità e la vivace Midori, l'amica del cuore esuberante, loquace, ma irresistibile.Watanabe è un adolescente tormentato che vive ai margini anche la ribellione del'68 forse perchè evince l'ipocrisia nei comportamenti degli studenti. E' stato paragonato al Giovane Holden, lui fa un duro cammino per crearsi una sua morale e per risolvere i suoi dubbi che certo non gli vengono risolti dai comportamenti arroganti ed egoistici di un nuovo amico Nagasawa che tenta di portarlo a divertimenti edonistici e al sesso facile.Una volta letto faremo nostre le considerazioni che il nostro personaggio fa all'inizio ai nostri ricordi "...la mia mente andò a tutte le cose che avevo perduto nel corso della vita. Il tempo passato, le persone morte o mai più riviste, le emozioni che non possono rivivere." Un romanzo da leggere per incontrare le musiche che hanno amato quelli che non sono più giovani e che anche i giovani risentono volentieri come i Beatles e i grandi romanzi come Il grande Gatsby, La montagna incantata e altri che vivono nel nostro ricordo. ,

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05/06/2012 - pitulina
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I once had a girl...or should I say, she once had me? "Ci sono posti che ricorderò tutta la vita, alcuni di questi posti sono cambiati, alcuni per sempre e non in meglio, alcuni sono "andati" e altri rimangono ancora. Tutti questi posti hanno dei momenti, con amanti e amici che ancora ricordo, alcuni di loro sono morti, altri vivono ancora, ma tutti queste amanti e amici non sono niente paragonate a "lei"... ... Lei aveva... "qualcosa nel modo in cui si muoveva, che mi attirava come nessun'altra, da qualche parte, lei sapeva che non avevo bisogno di nessun'altra, mi chiedeva se il nostro amore sarebbe cresciuto, non lo sapevo"... ... Le dicevo... "Chiudi gli occhi, ti bacerò, mi mancherai domani, e quando tornerò a casa ti scriverò tutti i giorni e ti manderò tutto il mio amore"... Ma lei aveva dei problemi e cercavo di farle capire: ..."prova a vedere a modo mio, devo contnuare a ripetertelo? finchè continuerai a vedere tutto dal tuo punto di vista, corri il rischio che il nostro amore finisca presto. Pensa a quello che dici, potresti sbagliare e continuare a pensare di essere nel giusto, la vita è troppo breve per continuare a litigare e combattere, amica mia, ma ce la possiamo fare"... Questa è la mia storia...: ...una volta avevo una ragazza, o forse dovrei dire che LEI aveva me?! Mi mostrò la sua stanza, mi disse di sedermi ovunque volessi, mi sedetti sul tappeto e aspettai bevendo il suo vino, parlammo fino alle due di notte dopodichè mi disse: "Sai, domattina devo lavorare" e io risposi che invece non avrei lavorato e ci addormentammo. Poi mi svegliai da solo...e quell'uccellino era volato via! Toru Watanabe Pezzi di testi dei Beatles tratti da: "In my life", "Something", "All my loving", "We can work it out", e ovviamente la meravigliosa "Norwegian Wood".

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04/09/2012 - La Dama del Lago
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Un racconto bellissimo, pieno di malinconia , ma anche di speranza e di voglia di vivere, nonostante le vicende molto tristi di Naoko e Midori, due ragazze molto diverse fra di loro ma accomunate nel loro coinvolgimento emotivo/amore con il protagonista.Sullo sfondo un Giappone moderno, con la suo Tokio città infinita da percorrere in treno per le grandi distanze , ma anche tradizionale nel cibo e nelle convenzioni. C'è tanta bellissima musica in questo libro, tanto da volerlo rileggere ascoltando i singoli brani citati, ognuno dei quali crea un'atmosfera ai vari momenti della storia.

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13/01/2017 - Tesesempreastroz
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*** Attenzione: di seguito anticipazioni sulla trama (SPOILER) *** Mostra questa recensione pag 100: signor che noia 'sto libro... pag 200: mezzi personaggi son morti suicidati (o comunque ci hanno provato) perchè non si suicidano anche naoko e toru così 'stò strazio finisce? pag 240: evvai ne è morta un'altra! questo libro è 'na botta de vita, grazie mille a chi l'ha proposto, votato e che mi stà costringendo a leggerlo. pag 303: ecco naoko è stata così gentile da suicidarsi proprio nel momento che il libro poteva farsi interessante, quando cioè toru avrebbe dovuto finalmente fare una scelta, prendere una decisione. perfetto mi sono risparmiata almeno altre 100 pagine pag 326: finito! posso solo aggiungere che reiko era una gran furbastra.... unica nota positiva, la villa/cascina/ospedale dove reiko e naoko erano ricoverate. quel posto mi ha regalato un senso di pace e di solitudine che vorrei ricreare nella mia casa

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25/05/2023 - les75
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Rispetto ai precedenti lavori di Murakami, questo è il libro dove meglio vengono tratteggiate le figure femminili: le tre donne di Norvegian Wood rubano la scena alla figura maschile narrante, che nella sua caratterizzazione di base ricorda, a parer mio, il protagonista di "Ascolta la canzone del vento". È un libro di ricordi di gioventù, ricordi drammatici e sentimentali prevalentemente, senza mai scadere nell'obbrobrio della narrativa rosa. La penna di Murakami è sempre raffinata, leggera e nel contempo profonda: difficile staccarsi da questo libro, che ha la capacità di imprimere con forza nella mente del lettore le sensazioni e i personaggi che lo popolano. Capisco il "disagio" che "Norvegian Wood" suscitò nei lettori quando venne pubblicato per la prima volta: proverbialmente la narrativa di Murakami ha sempre avuto (e ha tuttora) una connotazione prevalentemente onirica, che è proprio uno degli ingredienti principali del successo dell'autore; i lettori abituati alle atmosfere senza tempo e senza luogo dei precedenti lavori si sentirono quasi traditi. Cosa c'entra un libro sentimentale, dopo i fasti di "Nel segno della pecora" e di "La fine del mondo e il paese delle meraviglie"? C'entra poco anche a parer mio (ma non è l'unico lavoro di questo genere nella letteratura di Murakami) e anch'io prediligo il filone onirico dell'autore, tuttavia "Norvegian Wood" non scade mai nel banale e l'accuratezza tipica dell'autore nel descrivere luoghi, atmosfere e personaggi fa di questo volume un'opera non minore. Non è dunque un esperimento poco riuscito, ma è un'opera atipica che pone in primo piano l'essere umano con tutto il suo groviglio di sfaccettature spesso dissonanti.

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