I ragazzi di Via Pal
  • 2560733108100
  • Mursia
  • 1997

I ragazzi di Via Pal

di Ferenc Molnar

Accanto al mitico Ottavo Distretto di Budapest, tra le viuzze strette che lambiscono il vecchio quartiere ebraico, c'e ancora la piccola via Pal: che fu teatro, nella fantasia di Molnar, della piu memorabile battaglia tra ragazzini che la letteratura abbia mai raccontato. I ragazzi di via Pa1 (1907) e infatti la lotta tra due gruppi di ragazzi per il predominio su un terreno libero per i giochi, attorno a una segheria. Due "eserciti" composti soltanto da generali e ufficiali. Un solo soldato semplice: Erno Nemeczek, biondo e mingherlino, di povera famiglia, che morira di polmonite per i bagni nel laghetto dell'Orto Botanico, a cui e stato costretto. Una storia malinconica e poetica, avvincente, che come tutti i grandi libri rimane un classico per i lettori di ogni eta.


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Commenti (1)

26/06/2019 - sofia
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Rilettura così scrivevo: Per chi ha la mia età leggere questo libro porta all'epoca della mia giovinezza quando i ragazzi si riunivano in bande ed andavano sul Monte vicino a casa a "fare battaglia". A noi ragazzine non era permesso andarci, ma spiavamo gli esiti di lotte furibonde con bastoni al posto di fucili. Si sa io sono nata in periodo del dopo-guerra, non c'erano nè Tv nè Pc e i ragazzini giocavano quello che sentivano dire agli adulti. Quindi difficile per i ragazzini del giorno d'oggi capire il senso di questo libro.Brevemente la trama:La via Pal, in una Budapest di settant'anni fa, è al centro di una guerra fra bande. Niente di sanguinoso, sono bande di ragazzi. Poichè nella via Pal c'è un largo spiazzo dove si può giocare, fra palizzate e cataste di legname, la bande delle Camicie Rosse comandata da Feri Ats vuole conquistarla. I ragazzi della via Pal, capitanati da un quattordicenne calmo e autorevole che si chiama Boka, sono tutti ufficiali; l'unico soldato è il più piccolo, Ernesto Nèmecsek. Sarà proprio Nèmecsek, nella battaglia decisiva, a dare la vittoria ai suoi atterrando il capo avversario. Ma è malato e muore. Tutto è inutile, perchè lo spiazzo libero di via Pal scompare. Il proprietario l'ha venduto, vi costruiscono un palazzo. Non si gioca più.... Che dire di questo libro così lontano da come i ragazzi oggi vivono!Nèmecsek, il protagonista, parte svantaggiato perchè è piccolo e fragile, perchè i suoi compagni sono grandi e forti e lui è l'eterno"soldato" in mezzo a tutti gli altri "ufficiali"!Eppure sarà lui a vincere e poi anche a morire per gli altri, lui, il più piccolo e insignificante soldatino....Un libro triste nella fine , ma che ricava una morale che ai miei tempi era importante.Si può essere vincitori anche se gli altri ti considerano un perdente...il coraggio è la forza dei deboli.... Se non lo avete letto leggetelo! Dopo tanti anni rileggo grazie a Barbara Berlini che me lo ha prestato, questo splendido libro Da giovani facevamo queste letture che poi sono diventati dei classici. La caratteristica principale era il trasmettere dei valori morali che poi sono diventati parte di noi .forse qualcosa sarebbe da rivedere nelle letture dei nostri ragazzi Meditiamo gente meditiamo!

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