Una frase "È cattiva la gente che non ha mai provato il dolore, perché quando si prova il dolore, non si può più volere male a nessuno." La ragazza di Bube di Carlo Cassola- Scritto tra il 1958 e il 1959 da Carlo Cassola vincitore del Premio Strega nel 1960,La ragazza di Bube oltre che una storia d'amore è una descrizione dei problemi politici e sociali del dopoguerra in Italia.Nel 1963 venne realizzato anche un adattamento cinematografico con la regia di Luigi Comencini e come interpreti principali Claudia Cardinale, George Chakiris, Marc Michel e Dany París.Carlo Cassola è morto nel 1987 era oltre che scrittore ( fra i suoi ultimi libri La morale del branco del 1980 e Mio padre del 1983) fu saggista( La rivoluzione disarmista del 1983) e poeta. Mara ,la protagonista, è una ragazza di sedici anni, istintiva, testarda, indipendente, corporale, immediata, un po' sognatrice, ma fiduciosa nelle proprie qualità, per quanto elementari, e nella propria bellezza è la ragazza di Bube, che è partigiano con la fama di duro. Si conoscono quando Bube va a trovare la famiglia di Mara per la morte del suo compagno,fratello di Mara. Bube è un ragazzo, magro, un po' timido, arrossisce facilmente, ha alle spalle un'infanzia misera, senza padre. E' uno spirito ribelle con una certa propensione alla violenza, è stato partigiano e continua a girare armato di rivoltella.Coinvolto in una sparatoria, dopo una latitanza in Francia, verrà arrestato e condannato.Mara rinuncerà a rifarsi una vita per restargli vicina... Grosso modo questa è la trama, la storia si si svolge in Toscana, fra Poggibonsi, Colle Valdelsa e Volterra, fra gente umile,ma carlo Cassola fa intendere che questa era la situazione in tutta Italia dopo la guerra. All'autore non interessa politicizzare gli avvenimenti, ma cogliere l'essenza della vita in quel periodo. Stile essenziale con frasi brevi è lo stile di Cassola, che sceglie le parole ricavandole dal linguaggio, ma scelte con cura e con un sottofondo che tradisce il lui il poeta.Un autore da rivalutare secondo me e che nel tempo diventerà sicuramente un classico della letteratura italiana del novecento. Da leggere e questo vale anche per molti autori moderni che ne dovrebbero imparare lo stile semplice immediato subito capito dal lettore e condiviso.