E le stelle stanno a guardare è un romanzo di Archibald Joseph Cronin pubblicato per la prima volta nel 1935. È il quarto e il più famoso romanzo di questo autore. Il romanzo è ambientato a Sleescale, una cittadina mineraria sulla costa del Northumberland, così come Tynecastle . Sleescale è una cittadina fittizia, ma un perfetto esempio di cittadina analoga ad altre reali, grazie all'esperienza maturata dall' autore come ispettore medico minerario nel Galles durante gli anni venti. La storia parte prima della prima guerra mondiale e continua fino agli anni trenta, e racconta le vicissitudini di alcuni personaggi. Principalmente racconta di un minatore e di suo figlio che studia per poter migliorare le condizioni dei lavoratori, di un minatore che diviene un uomo d'affari e del figlio del padrone della miniera che entra in conflitto con il padre autoritario. Il romanzo porta in scena tre uomini diversi: Davey Fenwick proviene da una famiglia di minatori e grazie ai sacrifici del padre riesce ad uscire dalla miniera e a frequentare i corsi di istruzione superiori. Dopo aver svolto il lavoro di insegnante per mantenersi, ben presto viene attratto dalla politica desiderando cambiare il sistema economico che sfrutta le classi meno abbienti, divenendo un fervente sostenitore della nazionalizzazione delle miniere. Joe Gowlan inizia come minatore, ma riesce con metodi illeciti a risalire la scala sociale durante gli anni della prima guerra mondiale finendo a dirigere un'azienda che produce materiale bellico. Arthur Barras è il figlio di Richard Barras, proprietario della miniera Nettuno di Sleescale. A seguito di un disastro alla miniera che causa la morte di oltre cento minatori, inizia il suo progressivo allontanamento dal padre ripudiandone i valori e le abitudini che lo portano a calpestare i diritti dei lavoratori preferendo l'interesse economico familiare. Nonostante la sua debolezza caratteriale riuscirà ad esternare le sue idee. Jenny Sunley è la moglie di Davey, uomo che ha sposato sperando di poter migliorare il proprio stato sociale ma a cui è poco interessata umanamente; gli altri personaggi hanno ciascuno un breve ma distinto racconto che li riguarda. Cronin mostra grande simpatia per i lavoratori e disapprovazione per i capi, anche se qualcuno di loro può essere una persona rispettabile. Oltre ad essere centrale la miniera di Nettuno con il suo disastroso incidente, Cronin pone l’accento e importanza alla scelte, che sono bene o male le azioni di un futuro che pian piano verrà scritto da esse. Bello, anche se sicuramente non leggero.