"L'amore lo concepisco unicamente come qualcosa di assoluto, e deve racchiudere il sè, perfette, la fedeltà, la comprensione, l'amicizia." Questa frase tratta dal libro rispecchia in pieno la mia opinione sulla vita di coppia, la Nèmirovsky fa, invece, un ritratto molto più crudo del matrimonio che deve farci riflettere, nonostante sia stato scritto nel 1920 circa è un testo attualissimo che le giovani coppie dovrebbero leggere per capire le mille sfaccettature che proviamo quando un uomo ed una donna si incontrano e iniziano a vivere qualcosa di speciale. All'inizio è la passione quella che trascina la coppia ed è in quel momento che si vive la completa felicità intervallata da dolorosa sofferenza e angoscia dopo avvenuto il matrimonio tutto si riduce in abitudine, ci si adatta alla vita di tutti i giorni, con i figli che arrivano e gli amanti nascosti, però quei giorni in comune, ora dopo ora vissuti insieme alla fine ne fanno una cosa sola (due) "come due fiumi che hanno mescolato il loro corso". "La donna che ho amato di più non è questa, ma, in punto di morte, rimpiangerò ciò che mi unisce a lei più di quanto non abbia rimpianto la passione. La passione sembra un dono di Dio (troppo bello per essere vero). Si sente che Lui ce la concede solo per un certo tempo; una cosa così, invece, è tutta nostra....conquistata a fatica, accumulata lentamente, distillata come un miele. E un giorno ci toccherà abbandonarla, abbandonare anche questo. Che peccato....".