Un libro brioso, divertente, ma che sottintende molte domande, quello di Alan Bennett, La sovrana lettrice.Come si diventa lettori? Anche per caso"per colpa dei cani" come la Regina Elisabetta, che tornando dalla solita passeggiata accompagnata dai suoi cani si trova davanti alla piccola biblioteca circolante del distretto di Westminster.Incuriosita vede che l'unico utente di questa biblioteca è un ragazzo dai capelli rossi che fa lo sguattero in cucina e per gentilezza "sovrana" si trova a prendere in prestito un libro che sarà la sua prima lettura.La genialità di questo romanzo o meglio di questo piccolo saggio è quella di descrivere le dinamiche di un lettore, in questo caso nobile e importante, ma che se analizziamo brevemente sono le stesse dinamiche in cui noi lettori ci siamo imbattuti una volta scoperto il gusto di leggere.Per la Regina il tempo che ha perso non leggendo diventa una vera e propria ossessione, promuove il brutto sguattero dai capelli rossi a paggio, ruolo di solito svolto da ragazzi piacenti, lo metterà giusto proprio fuori dalla sua stanza pronto a consigliarle letture. I libri diventano per lei una ragione di vita e tutto passa in secondo piano. Avrà sempre con sè un libro da leggere nei suoi viaggi e nei suoi spostamenti anche in carrozza.L'atteggiamento della Regina susciterà critiche nella sua corte arrivando perfino a pensare che sia fuori di testa.I libri, scoprirà l'augusta e vetusta lettrice, sono come le ciliege uno attira un altro e un altro ancora.Chi ama la lettura sa di cosa Bennett sta parlando.Nulla esiste se non il libro che ci sta avvincendo nè bellissimi panorami, nè avvenimenti, nè ritrovi.Il lettore divora le parole,Se trova un autore che gli piace deve assolutamente leggere tutto quello che ha scritto, deve conoscerlo, toccarlo fargli delle domande e se è un autore del passato leggere la sua vita per conoscerlo meglio. Insomma il lettore e in questo caso la Regina è immerso nel suo mondo che vuole via via approfondire segnandosi frasi, cercando il significato dei termini ecc.Mi ci sono ritrovata in questo libro. Anch'io ho scoperto il gusto di leggere tardi, quando i figli se ne sono andati.Sono passata da dieci libri in un anno a duecento e più, sono vista con sospetto dai miei famigliari perfino dalla mia biblioteca che resta allibita per il numero di libri che porto a casa. Anch'io sento che devo recuperare il tempo perduto e mi sento appagata e serena quando posso leggere.Un libro che sicuramente piacerà a tutti i lettori.Consiglio!