Pappagalli verdi)
Scienze umane

Pappagalli verdi, recensito da psartiano

In questo libro Gino Strada racconta la propria esperienza di medico chirurgo nei territorio dilaniati dalla guerra, principalmente il Kurdistan iracheno,ma anche altri paesi come la Cambogia. Ogni giorno bisogna trovare la forza di vedere arrivare negli ospedali bambini e adulti dilaniati da mine antiuomo: la più abominevoli delle creazioni ideate dall'uomo. L'Italia era il principale produttore di mine antiuomo, ma dal 1997 anche grazie a Emergency non è più consentito produrle. Restano però più di 100 milioni di mine disseminate in questi paesi durante le guerre e a farne le spese sono ancora oggi bambini innocenti o pastori che portano il bestiamo a pascolare cercando di poter sopravvivere...oltre il danno la beffa. Gino Strada ci insegna che è possibile fare qualcosa per questa gente, anche chi non può recarsi sul posto può contribuire a distanza, con la beneficienza per esempio. Emergency va avanti grazie alle donazioni e i fondi umanitari europei, ma ci sono sempre nuovi ospedali da costruire, senza contare le spese ospedaliere sostenute per tutte le operazioni di emergenza necessarie. Leggendo questo libro ho imparato soprattutto una cosa: quando Gino Strada afferma che è strano vedere quei bambini riprendersi in fretta dopo una tragedia come la perdita di entrambe le gambe, o della vista o di tutte queste cose...eppure per loro è normale!! non piangono..Mi sembra icredibile...quello che ho imparato è che prima di lamentarmi per qualsiasi cosa penserò soprattutto a loro.

Ricordati che questa è l'opinione di un lettore e non rappresenta una recensione ufficiale del libro.

Di questo autore

1999
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Pappagalli verdi

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01/01/2003
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Buskashì

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01/01/2000
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