Leggere un libro come La pianista bambina di Greg Dawson non è semplicemente leggere un libro autobiografico sull'Olocausto,ma immergersi in un mondo fatto dell'amore per la musica, la grande musica per intenderci quella di Chopin, Mendelsson,Bach, Beethoven e dei loro grandi interpreti pianisti famosi .Greg Dawson narra la storia di sua madre pianista bambina prodigio e "...mi resi conto che mia madre era diversa dalle altre madri che abitavano nel nostro quartiere, nell'Indiana. Mi parlava in russo, oltre che in inglese, e ogni giorno suonava il pianoforte per ore. La sera a letto mi addormentavo ascoltando le note di Chopin, di Brahms o di Dvořák che provenivano dal soggiorno. Mia madre aveva la carnagione olivastra – una eredità delle orde mongole che avevano invaso e occupato alcune zone della Russia nel XII secolo – e la mia pelle color caffelatte mi distingueva dai mie compagni di giochi dalla carnagione candida"La nonna di Greg Sara viveva a "...mi resi conto che mia madre era diversa dalle altre madri che abitavano nel nostro quartiere, nell'Indiana. Mi parlava in russo, oltre che in inglese, e ogni giorno suonava il pianoforte per ore. La sera a letto mi addormentavo ascoltando le note di Chopin, di Brahms o di Dvořák che provenivano dal soggiorno. Mia madre aveva la carnagione olivastra – una eredità delle orde mongole che avevano invaso e occupato alcune zone della Russia nel XII secolo – e la mia pelle color caffelatte mi distingueva dai mie compagni di giochi dalla carnagione candida" La nonna di Greg Sara viveva a "...mi resi conto che mia madre era diversa dalle altre madri che abitavano nel nostro quartiere, nell'Indiana. Mi parlava in russo, oltre che in inglese, e ogni giorno suonava il pianoforte per ore. La sera a letto mi addormentavo ascoltando le note di Chopin, di Brahms o di Dvořák che provenivano dal soggiorno. Mia madre aveva la carnagione olivastra – una eredità delle orde mongole che avevano invaso e occupato alcune zone della Russia nel XII secolo – e la mia pelle color caffelatte mi distingueva dai mie compagni di giochi dalla carnagione candida"La nonna di Greg Sara Arŝanski viveva a Kharkov in Ucraina appassionata della storia di Giovanna D'Arco aveva dato alla sua prima figlia il nome di Zhanna che in russo corrispondeva al nome di Giovanna.Dopo due anni nasceva un'altra figlia alla quale veniva dato il nome di Frina. Il padre Dimitri, di origini ebree, era un caramellaio appassionato di musica,suonatore dilettante di violino, e trasferì alle due figlie la passione per la musica.Tutte e due le figlie erano estremamente dotate per il pianoforte tanto che ottennero una borsa di studio presso il prestigioso Conservatorio di Mosca.Purtroppo gli Arŝanski non poterono trasferirsi a Mosca e questo segnerà il loro destino quando i tedeschi invasero la Russia.Miracolosamente Zhanna e Frina riuscirono a sopravvivere alla strage che annientò tutta la loro famiglia e grazie alla loro bravura come pianiste si esibirono proprio davanti agli assassini dei loro genitori. Un libro intenso e commovente proprio perchè vero e che ci avvicina ad un'altra faccia dell'Olocausto come nel libro Avevamo spento anche la luna.Per due bambine attorniate da mostri l'unica salvezza e fortuna è stato il loro amore per la musica che le fece sopravvivere a tutto l'orrore che le circondava. Bellissimo! Da leggere!