Hai presente quando ti vengono quei dubbi passeggeri, quelle piccole strane assurde idee che per un attimo ti si affacciano in testa e poi… poi non se ne vanno più? Per quanto ti sforzi di non pensarci, di non farci caso, caschi sempre lì e ci sono tanti altri indizi che si aggiungono al tuo dubbio e rischiano di farlo diventare una certezza. Afrodita detta Ditte, la protagonista di questo libro, non riesce a far quadrare i conti. Per prima cosa scompare Mikaela, la sua compagna di classe così bella e sicura di sé; poi lei trova il cane di Linus (bello e amato Linus!) ferito in mezzo a un bosco, come investito da un’auto; poi, a qualche giorno di distanza, viene ritrovato il cadavere di Mikaela. Sembra che qualcuno traffichi in macchine di lusso, che non fosse la prima volta che la ragazza scomparisse di casa e che il papà di Ditte abbia parecchie cose da nascondere, l’umore in altalena e i nervi a fior di pelle. Due più due fa sempre davvero quattro? Afrodite ama il mistero, è un’adolescente in piena regola con tutti i suoi problemi (dall’amore al come vestirsi per uscire il sabato) e soprattutto è decisa a dimostrare che non sempre quello che ci sembra logico corrisponde davvero a ciò che è successo nella realtà.