Il gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa fu pubblicato postumo nel 1958 presentato da Giorgio Bassani e nel 1959 ottenne il Premio Strega. Grande successo ottenne anche il film realizzato da Luchino Visconti.La storia si svolge in Sicilia nel periodo che va dal 1860 al 1910.La parte principale del romanzo si svolge, comunque, al tempo dello sbarco dei garibaldini nell'isola, con la successiva unità d'Italia.Il protagonista è il bisnonno dell'autore Don Fabrizio Corbèra principe di Salina che ha come emblema del casato un gattopardo che danza.Il casato è in declino e la famiglia a poco a poco vende i suoi possedimenti e avanzano sulla scena sociale volgari borghesi che si arricchiscono con scambi commerciali a volte privi di scrupoli.Sembra che la vita siciliana stia per cambiare ma come dirà il nipote prediletto di Don Fabrizio, Tancredi "Se vogliamo che tutto rimanga com'è, bisogna che tutto cambi".Tancredi sposerà Angelica figlia di un borghese ricchissimo e grazie al suo denaro potrà aspirare alla carriera politica.I personaggi e l'analisi della Sicilia sono descritti con ironia, e forte indagine interna. Don Fabrizio si ritiene agile e scattante come il Leopardo nel suo stemma, ma sotto sotto la sua esistenza ha una visione pessimistica alla Leopardi, scettico nei riguardi del progresso fortemente compassionevole verso tutti gli esseri viventi ( bello il suo rapporto col cane Benedicò). Un romanzo che non definirei come molti hanno fatto come romanzo storico, ma un potente affresco di personaggi e della vita siciliana quasi profetico direi e attuale ancor oggi. Un romanzo da leggere per chi vuole vedere con gli occhi dell'autore una Sicilia affascinante come una bella donna. Incipit ""Nunc et in hora mortis nostrae. Amen." La recita quotidiana del Rosario era finita. Durante mezz'ora la voce pacata del Principe aveva ricordato i Misteri Gloriosi e Dolorosi; durante mezz'ora altre voci, frammiste, avevano tessuto un brusio ondeggiante sul quale si erano distaccati i fiori d'oro di parole inconsuete: amore, verginità, morte; e durante quel brusio il salone rococò sembrava aver mutato aspetto; financo i pappagalli che spiegavano le ali iridate sulla seta del parato erano apparsi intimiditi; perfino la Maddalena, fra le due finestre, era sembrata una penitente anziché una bella biondona, svagata in chissà quali sogni, come la si vedeva sempre." Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa