Ha più di 30 anni questo breve saggio antropologico, ma non sbiadisce col trascorrere del tempo, anzi, acquista valore. Cipolla si concentra su un "topos" umano peculiare, lo stupido, e lo analizza in più aspetti, dissezionandone l'essenza e pesandone le azioni, che immancabilmente si rivelano assolutamente nocive per la società tutta, oltre che per lui stesso. Rileggere questo saggio oggi in raffronto all'attuale classe governativa (italiana ed estera), ti fa capire quanto Cipolla fosse acuto e quanto bene conoscesse la stupidità umana, che non ha confini territoriali, di ceto e temporali.