Everest. Alba di sangue di Dan Simmons titolo originale: The Abominable (2013) thriller storico ambientato prevalentemente sull'Everest nel 1924. Mallory ed Irvine hanno da poco perso la vita scivolando in un crepaccio e dando via ad uno dei misteri più stuzzicanti della storia dell'alpinismo: hanno fatto in tempo ad arrivare in cima 25 anni prima di hillary e dello sherpa Norgay? (nel 1999 il corpo di mallory è stato ritrovato, non aveva la macchina fotografica, ma dal suo portafoglio mancava anche la foto della moglie che lui aveva portato con se e promesso di lasciare in cima). le attrezzature dell'epoca sono limitate, usare le bombole ad ossigeno viene considerato un imbroglio, gli sherpa sono "solo" dei servitori, fanatici e creduloni, il vestiario è inadatto, consiste più che altro in maglioni di lana che si bagnano e gelano, non si usano radio e le comunicazioni sono praticamente inestenti. fin qui tutta storia che dan Simmons, sapientemente, ha dosato con la fantasia: un gruppo di uomini decide di rischiare la propria vita per cercare il corpo di un lord inglese precipitato con mallory e irvine e mai ritrovato. ma la montagna e i suoi crepacci nascondono molti segreti: i tibetani la credono abitata da demoni e yeti, ma forse il pericolo è molto più reale. Nel frattempo, in Germania, un uomo è in prigione per un tentato colpo di stato... il suo nome, al tempo sconosciuto ai più, è Adolf Hitler. mi è piaciuto parecchio: sono appassionata di libri sull'alpinismo, gialli e storici. questo libro ha unito generi lontanissimi tra loro creando una lettura seria molto approfondita sulle tecniche in uso nel 1925, un thriller avvincente e mozzafiato e un'intrigante racconto su un periodo storico ben preciso.