Ho voluto leggere questo libro/guida solo dopo essere stata a Berlino per vedere se avessi ritrovato in queste poche pagine ciò che io ho visto, sentito e provato. L'idea di fondo è giusta nel senso che si tratta di una città in continuo movimento, "... una città antica e nuova al tempo stesso, figlia di una storia, quella del Muro e della sua caduta, che le ha a lungo negato la possibilità di essere una città normale, finendo poi per trasformarla in quello che è ora: una città speciale." Ho trovato spunti utili per la lettura di altri libri su questa meravigliosa città, alcuni già nella mia wish list da tempo, e ho preso nota di siti internet e luoghi che non avevo fatto in tempo a visitare, come gli Hansa Tonstudios dove hanno registrato David Bowie e gli U2. Il libro è molto ironico e auto-ironico, ho apprezzato molto lo stile scanzonato, anche se ho notato un po' di confusione tra Est e e Ovest... Monina inoltre insiste un po' troppo sul fatto di non apprezzare molto i tedeschi e la Germania in quanto italiano... mah... io invece in quanto italiana credo che la Germania e i tedeschi siano da prendere ad esempio considerando quello che hanno passato e come si sono risollevati arrivando a diventare la nazione trascinante dell'Europa. L'unica frase patriottica che gli concedo è questa: "Del resto, anche a guardarlo di sfuggita, il cielo sopra Berlino è tinto d'azzurro, dal 9 luglio 2006".