voci soffocate
  • 9788890444418
  • watson edizioni
  • 2011

voci soffocate

di beppe quintini

Nel silenzio ovattato di un gelido mattino frate Gioele riceve la visita di uno spietato individuo che gli confessa di aver ucciso un uomo e una donna. L’apparente tranquillità degli abitanti della provincia trentina è improvvisamente sconvolta. Una scia di sangue collega Madonna di Campiglio e Cimego con la lontana e caotica Roma ed è un filo rosso su cui camminano, come funamboli, personaggi in bilico tra il bene e il male, tra morte e resurrezione. Dalle loro ceneri risorgeranno Mathias Novari, ex-poliziotto lacerato dal proprio passato, e l’agente Marina Bruni, una donna affascinante e caparbia che ha smesso tuttavia di credere nel futuro. Entrambi sono chiamati a risolvere il mistero inquietante che avvolge un caso; prove e indizi formano un puzzle di cui è sempre più difficile trovare le giuste congiunzioni. Un sequestro finito in tragedia, intrighi politici e tradimenti si perdono nella nebbia invernale e fanno da sfondo ad una corsa contro il tempo per decifrare l’enigma che cela la verità. Vittime e carnefici si sovrappongono in un macabro gioco di ruoli: i mostri impuniti che si nascondono dietro la facciata della rispettabilità vengono, in modo impietoso e crudele, smascherati dai loro stessi fantasmi.


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Commenti (1)

21/02/2012 - brontolo
utente
Un poliziotto sull'orlo del suicidio e un' agente con un doloroso passato si ritrovano a lavorare insieme per catturare uno spietato serial killer che uccide le sue vittime con un'inaudita atrocità.Gli ingredienti sono quelli del thriller classico, un pericoloso assassino che semina indizi e due poliziotti bellocci che a forza di intuizioni si mettono sulle sue tracce, fino al colpo di scena finale. Un buon thriller d'esordio, con una trama molto complessa , della quale l'autore è bravo a non perdere le fila. Molte storie e personaggi si intrecciano in una trama ben costruita , dove non mancano i colpi di scena e il ritmo si mantiene buono, nonostante ci siano alcune descrizioni a mio avviso superflue e piccole lungaggini che tendono a rallentare e ad appensantire in alcuni punti la narrazione, specialmente nella prima parte. Un buon giallo, che mantiene viva la curiosità sino alla fine e che è una lettura migliore di molti gialli di altri esordienti ultimamente molto strombazzati sui giornali. ( come per esempio "l'allieva" ed "il divoratore")

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