Ex nazista pentito, Schmitt fu un autore scomodo e un pensatore incisivo. Il libro raccoglie due lavori che furono trasmessi da un'emittente radiofonica tedesca nel 1954 e rivelano entrambi la lucidità del loro autore.
Il "Dialogo sul potere" è una pièce teatrale ben strutturata e molto godibile, che non può non essere letta alla luce del processo che Schmitt subì a Norimberga dopo il crollo del nazismo. Schmitt, dopo il triennio 1933-1936 in cui appoggiò apertamente la follia suprematista hitleriana, rinnegò recisamente il nazismo, vergognandosene profondamente.
Il secondo lavoro, il "Dialogo sul nuovo spazio" vuole indagare la brama umana mai paga di conquista, che si tratti di terra, di mare o di spazio al fuori dai confini terrestri, tuttavia a mio parere si avvita su riflessioni spesso strumentali e talvolta ripetitive.