In Fotlach. Dall'archivio all'arco l'autore liquida tutte le sue fotografie, le offre in potlach, le svende all'incanto. Chi non ricorda La vente aux enchères cantata da Gilbert Bécaud? “Primo lotto! La grande Avventura! Un sogno poco caro/nella vendita al rincaro” …Ebbene, anche questa è una svendita a candela, destinata a durare fin quando non si spengono le cosiddette candele vergini, o – come dicono i francesi – "les petites bougies"…Come in una serie di fiammiferi, si accende qui la prima foto archivistica, poi si accende la seconda foto western, poi la terza foto giullaresca e così via… Se pervengono più di due offerte di brani lirici, si va avanti nell'accensione dei fiammiferi fino all'ultima offerta, cioè fino all'ultimo fiammifero fingitore e dunque – sempre per dirla coi francesi – fino all'ultima, farneticante e rapsodica BUGIA! È reale Paolo Ramaccioni? C'è sempre il sospetto che non lo sia o che sia solo il nomignolo affibbiato a una costellazione di autori di libri curiosamente diversi: Il geroglifico sociale, La pace al di là, Il nome al potere, Suffleus, L'invenzione montata a neve. Se poi i vari mondi di questi presunti autori diversi si alzano come un'onda fino a confondersi in un sogno, tale sospetto non può che essere confermato. D'altra parte – direbbe qualcuno – che importa la realtà di chi firma quest'opera, dal momento che non si tratta di incastrare l'autore in un discorso, ma di aprire uno spazio in cui Paolo Ramaccioni stesso possa vaporosamente eclissarsi dietro un burlevole spruzzo d'argento?