Spencerville
  • 9788817670340
  • Rizzoli
  • 1995

Spencerville

di Nelson DeMille

La guerra fredda è finita, e Keith Landry, uno degli ufficiali dei servizi segreti superiore della nazione, è costretto al pensionamento anticipato e indesiderati. Restless, torna a Landry Spencerville, piccola cittadina del Midwest dove è cresciuto. Il luogo è cambiato nel quarto di secolo da quando Landry sceso il suo portico nel mondo, ma due persone importanti del suo passato sono ancora lì: Annie Prentis, suo primo amore, e Cliff Baxter, il bullo della scuola che divenne il capo della polizia di Spencerville e possessivo marito di Annie. Sono tutti per venire di nuovo insieme - e strappare Spencerville a parte con violenza, di vendetta, e rinnovata passione. (dalla quarta di copertina)


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Commenti (1)

23/06/2011 - sofia
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Nelson DeMille è nato e cresciuto a Long Island, dove vive, e ha combattuto in Vietnam.Nelson De Mille è un autore che scrive buoni thriller ( come non ricordare La figlia del generale ?) e anche Spencerville mischia ad una appassionante storia d'amore la trama di un thriller da cardiopalma. E' un romanzo del 1994 ma ancora verde nel suspence e nella trama degna degli ultimi thriller pubblicati.Keith Landry è il protagonista , agente dei servizi segreti costretto ad andare in pensione per il taglio dei fondi e perchè La guerra fredda è finita- Decide di tornare nell'Ohio a Spencerville dove è mnato e cresciuto e dove vive ancora l'unica donna di cui è ancora innamorato e che trova sposata con lo sceriffo della città.Annie è il nome di questa donna, si troveranno e la passione non è finita. Da questo si scatena un thriller che non si abbandona fino all'ultima pagina. Da leggere! Incipit "Ohio occidentale, otto di sera, ora legale, metà agosto, e Keith Landry notò tra sè che il sole era ancora alto circa quindici gradi sull'orizzonte, Aveva quasi dimenticato quanta luce rimanesse a quell'ora nella zona, all'estremità della fascia oraria orientale, e aveva dimenticato quant'era grande il suo paese. Guidare sulla strada piana e dritta era facile e non c'era bisogno di concentrarsi, perciò si lasciò andare ad alcuni pensieri che fino ad allora si era rifiutato di prendere in considerazione: la Guerra fredda era finita, questa era la buona notizia. molti combattenti erano stati mandati a casa, e questa, per Keith Landry, era la brutta notizia....."

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